Il bullismo e la sua evoluzione online

IL CYBERBULLISMO: un fenomeno che causa molte vittime

Il bullismo ha avuto una sua evoluzione nel cyberbullismo nel 1997 con il primo social, Sixdegrees.com,  inventato da Andrew Weirneichche. Quest’ultimo consiste nel ricattare, insultare, minacciare, molestare una persona su un qualsiasi social. 

Il funzionamento è molto complesso e si può esprimere in vari modi, soprattutto con: 

  • sottrazione di identità: trovare una foto su internet convincendo la persona che si vuole adescare a scambiare dati personali. Questo per farle del male fisicamente e mentalmente.
  • hackeraggio: riuscire ad entrare nel dispositivo di un’altra persona e filmarla o fotografarla mentre colta alla sprovvista.

Il cyberbullismo può avvenire tramite:  

  • il flaming: messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare battaglie verbali in un forum.
  • le molestie: spedizione ripetute di messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno.
  • la denigrazione: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveria la sua reputazione, via e-mail, messaggistica istantanea, gruppi su social network, ecc.
  • la sostituzione di persona: farsi passare per un’altra persona per spedire messaggi o pubblicare testi reprensibili.
  • l’inganno: ottenere la fiducia di qualcuno con l’imbroglio per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate via mezzi elettronici.
  • l’esclusione: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per provocare in essa un sentimento di emarginazione.
  • la cyber-persecuzione: molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura.
  • il doxing: diffusione pubblica via internet di dati personali e sensibili.
  • le minacce di morte  

Il 29 maggio 2017 il Parlamento Italiano ha varato la legge n.71 per tutelare la sicurezza dei minori e per contrastare i fenomeni di cyberbullismo, che viene definito come: “qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo“. 

Ecco due video interessanti per approfondire l’argomento:
https://www.youtube.com/watch?v=56ZM9nD–_c 
https://www.raiplay.it/programmi/lastanza-theroom

Gli effetti del cyberbullismo sugli adolescenti possono essere molto dannosi per il loro benessere e salute mentale e possono durare anche per molti anni. 

Come dicono recenti ricerche, il cyberbullismo ha effetti negativi sul benessere sociale, su quello emotivo e su quello scolastico delle vittime. Il malessere viene spesso espresso attraverso ansia, bassa concentrazione e un basso rendimento scolastico e può sfociare in comportamenti più gravi come depressione e tentativi di suicidio.

Bullismo(16%) e cyberbullismo (15%) sono i fenomeni più temuti subito dopo violenza sessuale (31,73%) e droghe (24,76%), rimangono una delle minacce più temute tra gli adolescenti. Ragazzi e ragazze non si sentono al sicuro sul web e dopo il cyberbullismo, è il Revenge porn a fare più paura, soprattutto tra le ragazze. 

Questi sono i dati più recenti di quest’anno, ma i numeri aumentano, bisogna semplicemente stare attenti sui social per non finire allo stato di solitudine ed arrivare al suicidio.

Tutti possono essere dei cyber-bulli, perché il fatto sta nell’ insultare, criticare, prendere in giro un ragazzo che viene preso di mira per una sua caratteristica che magari gli altri vedono come un difetto, postando delle sue foto private o video, ma soprattutto con le parole, perché esse fanno più male del dolore fisico.

La prima denuncia di cyberbullismo fu quella di  Amanda Michelle Todd, ragazza di 15 anni  vittima  di cyberbullismo che si tolse la vita il 10/10/2012, e, prima di suicidarsi, postò un video su YouTube “My Story: Struggling, bullying, suicide and self harm (La mia storia: lotta, bullismo, suicidio e autolesionismo)” in cui raccontò la sua storia “infinita”.

Poi ci furono molti altri casi come quello di Carolina Picchio, ragazza di 14 anni che si suicidò per vergogna dopo essere stata vittima di revenge porn, il 20/12/2018, oppure il caso della ragazza Brandy Velam che si tolse la vita davanti ai genitori all’età di 18 il 16/12/2016. Viveva in Texas ed era vittima di cyberbullismo, le creavano account falsi su facebook, la insultavano per il sovrappeso. Poi la situazione peggiorò, finché non ha deciso di suicidarsi; questo è quello che racconta sua sorella Jackie.

Oggi ci sono ragazzi che lo stanno affrontando, giorno dopo giorno, ricevendo milioni di insulti. Ci sono casi in cui per esempio una foto in topless di una ragazza viene messa online su dei siti, da cui neanche la polizia postale riesce ad eliminarla.

Noi non sappiamo chi c’è dietro lo schermo e cosa può fare, per questo va immediatamente denunciato e bisogna parlarne con una persona cara evitando di chiudersi in se stessi.

a cura di: Gaia Artuso, Davide Belleudi,
Andrea Concezzi, Shirel Gerbi,
Giorgio Lomonaco,
classe IB