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Disoccupazione da Covid – Intervista a un genitore che ha perso lavoro

Disoccupazione da Covid – Intervista a un genitore che ha perso lavoro

A causa della crisi economica, dovuta all’epidemia globale del Coronavirus, circa 255 milioni di persone hanno perso il loro posto di lavoro.

Questa cifra è addirittura quattro volte superiore ai numeri della crisi finanziaria del 2009. Ovviamente dietro questi numeri ci sono volti, storie e famiglie.

Oggi avrò l’opportunità di intervistare uno tra tutte quelle persone.  Ci troviamo difronte al nostro intervistato Valerio Montanari, un uomo e un genitore che ha perso il suo posto di lavoro temporaneamente e che è pronto a rispondere alle nostre domande.

-Perdere il suo lavoro è risultato un’opportunità per dedicarsi ad altre attività?

“Si, naturalmente. Adesso ho molto più tempo da dedicare alla casa, alla mia famiglia, ai miei figli e le mie giornate, rispetto a prima, sono molto diverse. Avendo molto più tempo libero mi sono dedicato al fai da te, alla manutenzione e alla pulizia della casa, occupandomi delle tante cose trascurate per motivi lavorativi.”

-Ha potuto fare altri colloqui online di lavoro?

“Per il momento no, ma sto facendo un concorso all’AMA.”

-Come è stato ricevere la notizia che il plesso in cui lavorava era stato chiuso temporaneamente?

“È stato sicuramente difficile, non solo economicamente ma anche emotivamente, dopo tanti anni hai i tuoi colleghi e le tue abitudini ed è difficile, così all’improvviso, non averli più intorno. Devi cercare di non scoraggiarti, di non deprimerti e di non abbatterti, ma sempre di reagire e andare avanti anche a situazioni e a notizie inaspettate come questa, che in un certo senso ti cambia la vita.”

-È stato contattato dal suo datore di lavoro per possibili spostamenti in altre zone?

“No, perché la mia ditta ha una sola sede, ma se ne avessi avuto l’opportunità, anche se a malincuore, perché voleva dire allontanarmi dalla mia famiglia, l’avrei accettata, soprattutto per il loro bene. Portare soldi in casa in questo momento della vita è essenziale, sia per la quotidianità come spese, bollette ecc. Sia per il futuro dei nostri figli.”

-Cosa si aspetta per il futuro?

“Innanzitutto di poter, il prima possibile, tornare a lavorare in pieno regime, o nella mia ditta o in una nuova sede di lavoro, e di tornare come tutti sperano alla quotidianità di prima, e di tornare a quella routine di tutti giorni che troppo spesso viene sottovalutata, ma che in fondo non è poi così male e purtroppo ce ne rendiamo conto solamente ora.”

 

– di Gaia Montanari