Il muro di Berlino. Il trentesimo anniversario

Di Matteo Carassale e Zerah Surya

È già trascorso un trentennio (32 anni per la precisione) dalla storica notte della caduta del muro di Berlino.

Il muro simbolo della divisione tra est e ovest ha lasciato dietro di sè uno spazio che i berlinesi hanno provato a  riempire.

Oggi

Dopo la caduta il muro è diventato un monumento della città.  Ora è pieno di murales regalati alla città da writer di tutto il mondo.

Ma la storia non è finita, ci sono altri muri nel mondo oggi

Arabia Saudita Yemen

Ceuta e Melilla Marocco

Cipro zona greca nella zona turca

Bulgaria in Turchia

Iran  in Pakistan

Israele in Egitto

Zimbabwe in Botswuana

Corea del Nord in Corea del Sud

Marocco–Sahara occidentale, Berm

Irlanda, Belfast cattolica e Belfast protestante

Stati Uniti Messico

Israele in Palestina

India Pakistan

India Bangladesh

Pakistan Afghanistan

Kuwait Iraq

Facciamo un passo indietro, un po’ di storia….

Cos’era il muro?

Il Muro di Berlino fu un sistema attivo dal 1961 al 1989, voluto dalla Germania dell’Est per impedire che le persone potessero circolare verso la Germania dell’Ovest.

Alla fine della seconda guerra mondiale, nella conferenza di Jalta, fu decisa la divisione di Berlino in quattro settori controllati e amministrati da Unione Sovietica, Stati Uniti d’America, Regno Unito e Francia.

All’inizio ai cittadini di Berlino era permesso di circolare liberamente in tutti i settori, ma con la Guerra fredda gli spostamenti vennero limitati; il confine tra Germania Est e Germania Ovest fu  chiuso nel 1952 e i cittadini della Germania est cercarono con ogni mezzo di passare il confine. Circa 2,6 milioni di tedeschi dell’est passarono a ovest tra il 1949 e il 1961.

Per fermare la migrazione delle persone dalla Germania Est, il regime comunista iniziò la costruzione di un muro alto 3,6 metri attorno ai tre settori occidentali, nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961.

Le fughe

Molti e diversi furono i tentativi di scavalcare il muro per inseguire il sogno di vivere all’occidentale. Abbiamo ripreso una ricostruzione proposta dal Corriere della Sera per illustrare alcune delle modalità più curiose utilizzate per passare oltre il muro e tutto ciò che questo rappresentava.

SULLA FUNE. L’acrobata tedesco Horst Klein  riuscì  a fuggire nel 1963 su un cavo di alta tensione inutilizzato, che passava lungo il muro. Prima si aggrappò con le mani al cavo, a  20 metri di altezza passando sulla testa dei posti di blocco. Poi, stanco, camminò sulla fune: riuscì così a superare il confine.

IN MONGOLFIERA. Hans Strelczyk, meccanico, e Gunther Wetzel, muratore, costruirono una mongolfiera rudimentale. I primi due tentativi non andarono a buon fine ma  la notte del 16 settembre 1979 partirono insieme ai quattro figli e alle mogli e volarono per  un breve tratto, finché il pallone  non manifestò i primi problemi e furono costretti ad atterrare.Le due famiglie pensavano di non avercela fatta ma una guardia li informò che avevano raggiunto l’Ovest.

IN FUNIVIA. Michael Becker e Holger Bethke arrampicatisi  su un tetto spararono una freccia, a cui era legato un filo d’acciaio, verso Berlino Ovest. Ad aspettarli c’era il fratello di Holger. Il filo fu trasformato in una funivia  che permise loro di fuggire. 

IN TRENO. Harry Deterling, di mestiere macchinista, organizzò una fuga chiamata “L’ultimo treno alla libertà”. Di notte, il treno arrivò fino all’ultima fermata, a un km da Berlino Ovest. Qui Darling imboccò un binario abbandonato che attraversava il muro.  Il treno si fermò a Spandau, nella zona occidentale.  In questo modo Darling, la sua famiglia e altre 16 persone approdarono a Berlino Ovest. 

SOTTOTERRA. Molti provarono a  scappare attraversando  dei tunnel, sotto terra tra le due Berlino. I tunnel erano sorvegliati dai militari  e le fughe sotterranee spesso non avevano esito.Nel 1964 un gruppo di  studenti di Berlino Ovest, di cui faceva parte  il 25enne Wolfgang Fuchs e il futuro astronauta Reinhard Furrer, scavarono dalla parte ovest  un  tunnel per permettere ai cugini dell’est di passare all’ovest: il Tunnel 57 che divenne famoso. A questa vicenda fu dedicato anche un film. Il tunnel sotterraneo era lungo 145 metri partiva da un  panificio e sbucava nel giardino di una casa privata. Fece passare all’ovest 57 abitanti di Berlino est.

DI CORSA. Molti militari facevano a gara per essere messi di sorveglianza al muro a Berlino Est perchè volevano essi stessi fuggire a ovest.Solo nei primi due anni  furono 1300 i militari che riuscirono a fuggire. Conrad Schumann il 15 agosto 1961 si rese protagonista di una fuga famosa.  Il muro era in costruzione da tre giorni e Schumann, cha aveva diciannove anni, saltò sotto gli occhi di un fotografo che lo riprese.La foto fece il giro del mondo e divenne uno dei simboli della Guerra Fredda.

La caduta (9 novembre 1989)

E’ stato un evento epocale. Tutti i berlinesi sono scesi in piazza a festeggiare. Le persone passavano festose dalla parte est alla parte ovest. La gente saliva sul muro per festeggiare, gli abitanti passavano in macchina da una parte all’altra della città. Intere famiglie si riunirono dopo vent’anni.