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“Piccolo blu e piccolo giallo”: contro la discriminazione

Con Elena Ghigliani, direttrice della Biblioteca Saffi di Genova, abbiamo fatto un collegamento on-line. Elena ha iniziato a raccontare che nel 1933, in Germania, ci fu  il rogo  dei libri da parte dei nazisti. Vennero bruciati libri di autori di ogni parte del mondo.

“Ogni individuo ha libertà di pensiero”: facendo seguito a questa affermazione, Elena ci ha letto una storia chiamata “Piccolo blu e piccolo giallo”.

La storia parla di un punto blu e un punto giallo che sono migliori amici, passano molto tempo insieme a divertirsi.

Un giorno piccolo giallo dice a piccolo blu di aspettarlo a casa ma lui non ce la fa e va a cercarlo, ma non lo trova. Poi dopo molte ricerche riesce a trovarlo e si abbracciano felicemente, ma si abbracciano così tanto che diventarono verdi. Giocarono insieme, poi quando furono stanchi tornarono a casa. I genitori di piccolo blu erano disgustati e dicevano: “tu non sei il nostro piccolo blu, tu sei verde!” E lo stesso dissero i genitori di giallo.

Piccolo giallo e piccolo blu piansero grosse lacrime gialle e blu finché non diventarono lacrime, poi si ricomposero e pensarono  se i loro genitori gli avrebbero creduto ora. I genitori di piccolo blu erano euforici di aver di nuovo tra loro piccolo blu, lo abbracciarono e baciarono, poi abbracciarono anche piccolo giallo  ma così anche loro diventarono verdi! Solo allora capirono cos’era successo, quindi andarono dai genitori di piccolo giallo e vi spiegarono. Tutti si abbracciarono felici, e i bambini giocano o fino all’ora di cena.

Questo ci insegna a non discriminare nessuno, per nessun motivo perché siamo tutti diversi e nessuno ha il potere di dire cosa è giusto o sbagliato, specialmente una cosa soggettiva e personale come questa.

Elena ci ha letto anche altre storie ma io ho scelto questa perché per me è la più significativa.

A me è piaciuto molto quest’incontro e spero si possa replicare.

 

Virginia Bazurro classe 1G SMS D’Azeglio

IC Molassana e Prato – Genova