Far parte della musica

Vi è mai capitato, mentre ascoltate la musica, di alzarvi dalla sedia con la voglia di muovervi, carichi di energia? Se siete il tipo di persona che è in grado di immergersi completamente in un’esperienza come questa, dovreste seriamente considerare di entrare in un’orchestra.

Nella mente della maggior parte delle persone, quando si pensa ad un’orchestra ci si immagina un qualcosa di completamente legato alla musica classica, quando in realtà può essere costituita da qualunque combinazione di strumenti, anche quelli che la scuola musicale classica non considera.

In un certo senso, l’esperienza è simile alla recitazione teatrale in cui ognuno ha un ruolo specifico a cui attenersi e la loro coesione crea qualcosa di emozionante e unico. C’è una differenza fondamentale rispetto al teatro, tuttavia: quando si recita, la regola fondamentale è “evitare che i ruoli (voci e movimenti) si sovrappongano” e ciò fa alternare momenti in cui tutto il pubblico ti tiene gli occhi addosso e momenti in cui ti ignora; in un’orchestra, e chiunque ne abbia mai fatto parte lo sa, nessuno strumento, che sia facile o complesso da suonare, è il centro dell’attenzione, il che attenua notevolmente il panico da palcoscenico per i più timidi. Ogni suono è fondamentale e contribuisce a creare qualcosa di più grande e maestoso, qualcosa di cui senti di far parte.

Soprattutto ai timidi consiglio di cercare delle persone con cui suonare insieme, da una parte perché offre motivi per incontrarsi che non implicano la scuola, per aver una scusa per chiacchierare, dall’altra perché permette di creare anche senza parlare dei legami d’amicizia e di rafforzare quelli già esistenti.

Flavio Tabella