Politica e criminalità nel calcio

Il calcio, pur essendo lo sport più amato dagli italiani, è anche il gioco dove criminalità e politica hanno maggiormente provato ad inserirsi per ottenere consenso pubblico o comunque fare denaro in modo illecito. Basti pensare che è stata aperta un’inchiesta riguardo ad infiltrazioni di ndrangheta nella curva della Juventus e non solo. Alemanno, politico di destra, ha avuto alcune riunioni in affari con alcuni leader della curva sud Roma, che condividevano le stesse sue ideologie di estrema destra. De Santis, l’ultras romanista che uccise un tifoso napoletano negli scontri di Coppa Italia di qualche anno fa, era stato in lista proprio con l’ex sindaco di Roma. L’ultimo caso, ma non per importanza, riguarda lo storico ultras laziale Fabrizio Piscitelli. Mentre era il capo del tifo organizzato della Lazio, e quindi aveva anche contatti diretti con la società, puntava a controllare una parte di Roma (appalti, locali, prostituzione), grazie anche alle conoscenze politiche. È stato poi ucciso in un parco a Roma, probabilmente per una partita di droga non andata a buon fine.

Ma perché mafia e politica sono così interessate ad entrare nel settore del calcio? Il primo motivo è per riciclare denaro sporco, il secondo riguarda il fatto di ottenere il consenso sociale. In particolare, il consenso sociale serve per farsi volere bene ed essere rispettato. In alcuni casi, può condizionare anche un’elezione del sindaco. Oramai ci sono persone, spesso legate a fazioni politiche e con precedenti, che vivono grazie alla curva e ad i soldi che ci girano attorno. Ricevono biglietti dalla società per poi rivenderli ad un prezzo maggiorato, controllano posti e hanno un proprio merchandising.

A volto sono invece i calciatori, allenatori o dirigenti, ad essere direttamente coinvolti di persona in situazioni pericolose. Ad esempio, ci sono stati spiacevoli incontri, nei quali i giocatori sono stati minacciati e intimoriti per aver fatto perdere una scommessa sportiva di alto valore.

Anche se sono stati fatti dei passi in avanti, serve ancora di più per fermare questo movimento, che risulta poi essere il marcio nel calcio e nello sport in generale.

Tommaso Pispola 4E sc