Unicuique suum

Risero tutti e tre. Poi serio disse: Ho saputo una cosa, una cosa che deve restare tra me e voi: mi raccomando… Riguarda il povero Laurana…

-Era un cretino- disse don Luigi.

Questa è la battuta finale con cui si conclude il romanzo A ciascuno il suodi Leonardo Sciascia. Il passo in questione rispecchia in chiave ironica il tema di fondo trattato che presenta fino all’ultimo i meccanismi del contesto in cui si svolge la storia. L’autore ci porta infatti in un paesino della Sicilia dove è avvenuto un fatto sconvolgente: un omicidio, intorno al quale ruoteranno lo svolgimento e le dinamiche del racconto. Il romanzo si apre con una lettera minatoria inviata al farmacista Manno. Pochi giorni dopo questultimo viene ucciso durante una battuta di caccia insieme al dottor Roscio. Prende parte allindagine un commissario; mentre uninsegnate di italiano e latino, il professor Laurana, cercherà di risolvere il caso per conto suo partendo da una parola chiave racchiusa nella lettera ricevuta da Manno. Inizialmente le prove conducono a pensare allomicidio come a un delitto passionale. Ma il professor Laurana, amico del medico, viene a conoscenza di fatti che inducono a sospettare ben altro, arrivando a individuare il colpevole in un potente notabile, coinvolto in una rete mafiosa. Gli sforzi di Laurana risulteranno alla fine vani e lo porteranno a una tragica fine, una fine a cui fanno riferimento nella citazione riportata i personaggi che prendono parte all’indagine.

La storia si svolge in una Sicilia in cui vige il potere dei complotti e traffici illeciti legati alla mafia; una Sicilia completamente abbandonata a se stessa, priva di una qualsiasi difesa giudiziaria. Ci accorgiamo quindi nel corso della vicenda che gli abitanti del paese erano a conoscenza fin da subito della causa dellomicidio e dei responsabile, scegliendo così di tacere per pura omertà. Una vera e triste realtà che tuttora descrive lo scenario tipico e il modus operandi legato a una mentalità propria dell’ambiente siciliano. Un romanzo senza tempo che rimane sempre attuale.

Sciascia compie una scelta originalissima, che consiste nellunione di un romanzo giallo a quello di denuncia civile che caratterizza la prima fase della produzione dellautore. Mentre opta per uno stile secco, conciso e mai distaccato, privo quindi di troppi intermezzi retorici in modo da far emergere gradualmente la rete di complicità, vigliaccherie e opportunismi che compongono il racconto. La lettura appare in questo modo scorrevole e avvincente e evoca spesso un sorriso grazie al lato ironico che Sciascia ci propone.

Da vera appassionata di romanzi gialli, ho apprezzato il romanzo letto: una storia breve, dal carattere vivace e ricca di suspance e colpi di scena soprattutto relativi alla conclusione della vicenda. Un ottimo libro per chi è alla ricerca di tematiche di attualità ma trattate in maniera diversa, come in questo caso inserite in una narrazione poliziesca.

Giulia Nuzzo VCcl