Intervista a Giulia sul tema DSA

CLASSI COINVOLTE: 4 F- 4Fbis Liceo delle Scienze Umane

CHIARA:

Buongiorno a tutti, oggi trattiamo l’argomento dei DSA (un acronimo che indica i disturbi specifici dell’apprendimento) per il quale c’è ancora molta disinformazione e confusione quindi cercheremo di fare chiarezza a proposito di ciò con Giulia che ci racconterà la sua esperienza.

MICAELA :

Giulia raccontaci un po’ di te .

GIULIA:

Mi chiamo Giulia e frequento il quarto liceo delle scienze umane, sono nata a Milano e da quattro anni mi sono trasferita a Sulmona dove vivo con i miei nonni

SAMUEL:

Giulia come hai vissuto il trasferimento?

GIULIA:

Sicuramente all’inizio ancora non realizzavo il trasferimento da una città come Milano ad un’altra molto più piccola, infatti ero molto disorientata. Avevo già frequentato Sulmona, ma non in maniera costante, anche il fatto di cambiare scuola mi metteva ansia, ma alla fine, pian piano, mi sono abituata a questo nuovo stile di vita. Adesso mi trovo molto bene nel contesto sociale e scolastico.

GERMANO:

Cosa hai provato quando hai dovuto allontanarti dai tuoi amici?

GIULIA:

In realtà non ho vissuto male il distacco degli amici, perché mi sono tenuta in contatto con loro sempre con videochiamate e chat, ma anche perché ho trovato nuove amicizie.

STEFANIA:

Giulia, qual è il motivo del tuo trasferimento?

GIULIA:

Inizio con il dire che frequentavo una scuola privata che pretendeva molto da me, arrivando a mettermi in difficoltà nello studio . Questa pressione mi creò uno stato di angoscia, tant’è che arrivai a non mangiare e a chiudermi in me stessa. Questa situazione ha obbligato i miei genitori a prendere una decisione: farmi trasferire a Sulmona dai miei nonni con l’intento di farmi cambiare ambiente per permettermi di recuperare il mio benessere psico-fisico.

MARINELLA:

Come ti hanno aiutata i tuoi genitori?

GIULIA: I miei genitori mi hanno aiutata molto ad inserirmi in questa nuova città, in questa nuova realtà. Mi hanno sostenuta e, anche se vivono a Milano, mi chiamano una volta al giorno, se non di più, mi sono sempre stati vicini.

CHIARA:

Giulia ci puoi spiegare i come e quando ti sei accorta di avere delle difficoltà?

GIULIA:

Fin da bambina avevo un modo diverso di scrivere rispetto agli altri compagni di scuola, scrivevo al contrario, da destra verso sinistra. Non ho scoperto subito la mia dislessia anche perché, nonostante i miei genitori avessero notato questa difficoltà sin dalle elementari, io ho sempre voluto evitare questa cosa, quindi non ho mai fatto dei test per vedere se effettivamente fossi dislessica.

STEFANIA:

Ti sei mai sentita emarginata dalla scuola per la dislessia? “

GIULIA

In realtà ricordo un episodio alle elementari: una bambina, in modo molto ingenuo, mi disse che non dovevo parlare perché ero stupida… Le sue parole mi fecero sentire emarginata. Tornando a casa mi feci tante domande, mi chiedevo costantemente cosa avessi di diverso dagli altri bambini. La sera stessa i miei genitori si accorsero che era successo qualcosa, mi vedevano triste, e io raccontai l’episodio. I miei genitori mi fecero capire che quelle parole non erano frutto di quella bambina, ma dei loro genitori, della loro ignoranza in merito alla mia situazione ad avermi ferita, e non la bambina. Questo perché c’è ancora molta disinformazione in merito alla dislessia.

MADALINA:

Cosa ha fatto la scuola per te?

GIULIA

Diciamo che mi sono trovata da subito molto bene nella scuola che frequento attualmente , soprattutto ho avuto un appoggio da parte dei professori e anche un aiuto morale, cosa che nell’altra scuola non ho avuto

LUIGINA:

Giulia quale consiglio daresti ad un altro ragazzo o ragazza che ha la tua stesse difficoltà e quale messaggio vorresti dare alla scuola?

GIULIA

Il consiglio che vorrei dare a tutti è di non nascondere le proprie difficoltà, perché tutti abbiamo dei difetti, tutti nasciamo con delle peculiarità, la dislessia appunto è una peculiarità come può esserla quella di indossare degli occhiali. Sono caratteristiche che ci distinguono, ma siamo tutti allo stesso livello mentale. Ovviamente necessito di qualche aiuto in più, tipo rileggere più volte un testo per memorizzare un determinato argomento. Ai professori consiglieri di fare anche corsi di formazione sui DSA, perché molte volte la dislessia viene considerata come un ritardo cognitivo, e questo è un fatto spiacevole, invece la dislessia è una caratteristica che alcuni hanno e altri no.