Intervista raccontata al professore Cristiano Luciani

Cristiano Luciani nasce a Roma nel 1977 e inizia il suo percorso artistico dopo aver frequentato il liceo scientifico, che decide di lasciare e spostarsi al liceo artistico Pinturicchio, dove inizia a disegnare principalmente dal vero busti classici e modelli.

Gli piaceva disegnare, e finito il liceo iniziò l’accademia dove però si aspettava un altro tipo di percorso e di poter approfondire l’arte contemporanea.

Il suo professore era Gino Marotta, famoso artista negli anni ’60 nella pop art italiana, che aveva scelto lui stesso per via di alcuni lavori di scenografia che aveva realizzato per l’attore e regista Carmelo Bene e che lo avevano colpito; in quel periodo però praticava una pittura neometafisica e voleva insegnare ai suoi studenti un’arte classica.

Lui però non condivideva questo pensiero, e gli sembrava riduttivo da un professore far fare a tutti le stesse cose, soprattutto in accademia dove era importante che ogni studente fosse seguito individualmente.

Verso la fine del suo percorso accademico scappa di casa e va a vivere con una ragazza che andava all’accademia con lui, e inizia a frequentare ragazzi più grandi.

Si scontra con il suo professore che riteneva presuntuoso e arrogante fino a cambiare classe e finisce l’accademia presentando una tesi su Francisco Goia, specializzandosi in incisione a puntasecca e acquaforte, antiche tecniche grafiche che risalgono al ‘400.

I soggetti delle sue incisioni erano paesaggi urbani metropolitani periferici e di edilizia popolare.

Finita l’accademia, da ragazzo timido inizia a fare le sue prime mostre, anche di pittura e disegno in stile espressionista, nei suoi primi lavori utilizzava un segno molto espressivo ispirandosi ai pittori tedeschi, austriaci e italiani, e inizia anche a vendere i suoi lavori, cosa che trova soddisfacente.

Nel periodo in cui faceva incisione conosce un ragazzo che frequentava il conservatorio a Santa Cecilia, che era un ossessivo costruttore di strumenti con oggetti fuori dal loro contesto, e con lui inizia a suonare mettendo degli amplificatori a questi oggetti e usandoli come percussioni, amplificandone il suono.

Iniziano a lavorare insieme progettando degli interventi nella città, tra questi un concerto a Corviale, data la sua ossessione per questo spazio, su cui aveva anche fatto diversi lavori e un esame in accademia.

Nel momento in cui va via di casa per lui si crea una spaccatura tra il percorso artistico e il mondo del lavoro, a cui si affaccia iniziando col volantinaggio e poi come commesso in libreria e in un negozio di gadget al centro storico.

Non smette comunque di studiare, ma si sente un po’ perso, e percepisce inoltre il peso di dover diventare adulto molto presto rispetto ai suoi amici, cosa che lo porta ad allontanarsi un po’ da tutti e a chiudersi in se stesso.

Chiusa la relazione di cinque anni e tornato a vivere da solo, all’età di 27 anni riprende il percorso artistico, questa volta dedicandosi principalmente alla musica, con il nome Cris X, continuando a dipingere ma senza voglia di esporre.

Trovava la musica più coinvolgente, e gli permetteva di avere un contatto diretto con il pubblico, lo riteneva un modo più vivo di arrivare direttamente ed emotivamente alle persone che lo ascoltavano, attraverso la manifestazione del suono nell’ambiente che generava un confronto e un coinvolgimento molto più attivo.

Inizia a pubblicare dischi in vinile a edizioni limitate di musica elettronica sperimentale ed elettroacustica, collabora con altri musicisti e fa tour in Cina a Shanghai e Pechino, in Giappone a Tokyo, Osaka e Kyoto e in Europa a Berlino, Mosca e un po’ ovunque in Italia.

Realizza un’istallazione sonora in uno spazio all’auditorio Sound Corner, suona tre volte a Roma al Macro e partecipa come aiuto esterno ad una mostra al Maxi con la Ram Gallery. Dai 30 anni fino ad oggi fa musica per teatro di danza contemporanea e sonorizzazione live di film, tra cui “La jetèe” di Chris Marker.

La cosa che trova più soddisfacente però la fa da ottobre 2020 a gennaio 2021, quando viene chiamato da Francisco Lopez, affermato musicista e curatore della mostra al museo Reina Sofia, e viene scelto tra 800 compositori di musica elettronica ed elettroacustica, per partecipare al suo progetto.

L’ultimo dei suoi lavori ancora in fase di progettazione è un libro che verrà pubblicato con una casa editrice multidisciplinare di due suoi amici. Considera questo lavoro una sintesi di un percorso esistenziale e artistico, dove arte e vita si intrecciano fino a diventare indistinguibili. Il libro è composto da un insieme di fotografie (150 pagine) e un CD con suoni registrati che accompagnano le immagini, in un montaggio fatto in modo che le fotografie creino un flusso dinamico e si venga proiettati in un mondo surreale e bizzarro lontano dalla nostra cultura.

Questo lavoro è il frutto di una serie di viaggi che fa quando, spinto da una forte crisi, decide di lasciare tutto e di partire per la Thailandia, dove trova una seconda casa e ne rimane affascinato. Da quel momento in poi ci ritorna per sette anni, fino a visitarla tutta, e a trasferirsi sull’isola di Kosamui per tre mesi. In questo periodo, andando sempre in giro con una macchina fotografica ed un mini registratore, raccoglie inconsapevolmente il materiale che userà per questo progetto che durerà 4 anni, e decide di pubblicare a nome suo ritenendolo un libro autobiografico in cui non voleva dei filtri estetici evocativi sul nome.

In quest’opera afferma di sentirsi vicino alla pittura di Caravaggio, in cui la realtà entra nell’arte, ed è influenzato anche dal futurismo italiano, dal dadaismo e soprattutto dalla figura dell’artista Kurt Schwitters. La ritiene inoltre un’opera artistica piena dell’esperienza dell’esistenza, e anche l’apice del suo lavoro nonché la cosa più bella che abbia fatto, sperando possa essere un’opera curativa dato il disagio da cui è nata, e che riesca a creare stupore e a suscitare amore per la vita attraverso i colori psichedelici e suggestivi della Thailandia.

Qui di seguito alcune sue opere:

Silvia Iachini IVF