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Recensione del libro “Il grande Gatzby” di Francis Scott Fitzgerald

Il grande Gatsby è un romanzo di Francis Scott Fitzgerald pubblicato per la prima volta a New York il 10 aprile 1925.
La storia è ambientata nel 1922 a West Egg, una località a Long Island: qui si è da poco trasferito il narratore della vicenda Nick Carraway, un agente di borsa che vive in una villina accanto alla villa sfarzosa di un personaggio eccentrico e misterioso, Jay Gatsby. Gatsby, tanto elegante quanto schivo, tiene feste sfrenate e sfarzose a cui partecipa la società ricca e benestante di Long Island e dell’agiata East Egg. Sul passato di Gatsby circolano varie voci: egli in realtà si chiama James Gatz, ed è nato in una famiglia di umili contadini del Nord Dakota. Scappato di casa sognando un futuro di benessere, James si fa assumere sullo yacht del ricco Dan Cody: James entra così nel mondo elegante e lussuoso dell’alta borghesia e cambia il suo nome in Jay Gatsby. Durante il servizio militare e poco prima della partenza per il fronte della Prima guerra mondiale, Jay conosce la bella Daisy Fay Buchanan e se se ne innamora follemente. I due si giurano fedeltà ma Daisy, partito il protagonista, si sposa con un ricco e famoso giocatore di polo, Tom Buchanan. Al suo ritorno dalla guerra, dopo un periodo trascorso ad Oxford, Gatsby torna a West Egg: il suo unico obiettivo è riconquistare la donna amata. Gatsby si arricchisce così col contrabbando illegale di alcolici e acquista la gigantesca villa di fronte a quella dove Daisy e Tom sono soliti trascorrere i periodi di vacanza. Il suo obiettivo è impressionare Daisy sfoggiando il suo stile di vita e le sue ricchezze. Nick è un lontano cugino di Dasy e trascorre il suo tempo con la protagonista e Tom; tramite loro conosce Jordan Baker, di cui Nick si innamora. Grazie a Jordan, Nick scopre che, il matrimonio di Daisy e Tom non è felice: Tom ha un’amante, Myrtle Wilson, che è sposata con il meccanico George Wilson. Nick è attratto dalla personalità di Gatsby ma, per ora, lo ha solo intravisto ad ammirare il molo, lo conoscerà solo quando viene invitato ad un party alla villa e li si rivela un personaggio carismatico, con buon gusto e da un fascino magnetico. Gatsby racconta a Nick di provenire da una famiglia agiata, di aver ricevuto un’ottima educazione e di essere diventato maggiore dell’esercito per meriti di guerra. Jay chiede a Nick di aiutarlo a riconquistare Daisy: egli dovrà invitare la cugina a casa propria senza sverarle la presenza di Gatsby. Il piano funziona e i due si rincontrano e non riescono a resistere alla passione tra di loro. Gatsby, per poter frequentare Daisy, invita lei e Tom alle sue feste e, nonostante Nick cerchi di dissuaderlo, lui è convinto di poter riprendersi l’amata. Tom, scoprendo il tradimento, scontra Gatsby al Plaza Hotel di New York, rinfacciando a Jay i traffici illegali con cui ha costruito la propria ricchezza e soprattutto il fatto che Daisy ha scelto di sposare lui. Gatsby risponde che è sicuro che Daisy sia pronta a lasciare Tom per lui, ma lei capisce di amare il marito. Tom, fa tornare Jay e Daisy in macchina da soli verso East Egg, per umiliare il rivale ma mentre Dasy guidava, investì e uccise Myrtle senza neanche fermarsi per aiutarla dato lo shock. Tutti credettero che ci fosse Jay alla guida e solo a Nick fu rivelata la verità. Nick prova a convincere Jay ad abbandonare Long Island, ma Gatsby rifiuta categoricamente, ancora convinto che Daisy alla fine tornerà da lui. Nel frattempo il marito della vittima, scopre che la vettura dell’assassino è di Gatsby e convinto che egli sia stato anche l’amante di Myrtle, va alla villa di Jay con una pistola, lui gli spara e lo uccide sul colpo, e poi si suicida. Nick, nel finale del romanzo, organizza il funerale di Gatsby, cui partecipano solo lui, un alcolizzato e il padre di Gatsby, orgoglioso dei successi del figlio. Nick decide di abbandonare Long Island per tornare nel Midwest: nell’ultima notte prima della partenza, egli vaga per la villa deserta di Gatsby, riflettendo sul destino tragico dell’amico.

La vicenda è ambientata nei ruggenti anni ’20 e il romanzo è una fotografia della società americana che vede svanire i propri sogni con la crisi del 1929. È intriso di elementi autobiografici dell’autore, come il desiderio di ascesa sociale, il vizio dell’alcol e l’amore turbolento. Nel romanzo si possono individuare tre temi principali: Il denaro, l’amore e il tanto ambito sogno americano. Il denaro è il filo conduttore che lega tutti i personaggi principali del romanzo. Tale brama coinvolge tutti a prescindere dalla quantità di denaro che hanno a disposizione, chi ne possiede pochi ne vorrebbe di più e chi è ricco vorrebbe diventare ancora più ricco. Ma il denaro non può comprare la felicità, essere veramente felici è un concetto che non si può misurare in dollari, non ha un percorso prestabilito o può essere legato ad un obiettivo da raggiungere. Si può notare che chi ha ereditato la ricchezza dalla propria famiglia sopravvive, gli altri, Gatsby, George e Myrtle, muoiono. Analizzando il tema dell’amore il personaggio di Gasby può essere riscattato al punto da essere spesso definito come uno dei personaggi più idealisti della storia della letteratura, perché il motore principale delle sue azioni è l’amore che prova per Daisy, ed è pronto ad annullare se stesso in suo favore. Molti studiosi suggeriscono, al contrario, che l’amore di Gatsby è immaturo, poco romantico e un desiderio ossessivo di rivivere il suo passato. In generale il libro ha una visione di disprezzo verso l’amore, in cui i matrimoni di interesse e sentimenti leggeri o falsi riempiono tutta la storia. Quindi non si capisce se l’amore sia un sentimento instabile per sua natura o sono i personaggi del romanzo che non sono capaci di vivere l’amore. Il sogno americano è la convinzione che chiunque, negli Stati Uniti d’America, sia abbastanza determinato e lavori duramente può riuscire a raggiungere la prosperità economica. L’autore mette in discussione il sogno americano, perché anche la vita di un ricco, se non acquista significato con l’amore o con i veri valori della vita, rimane una vita miserabile. L’ottenimento della ricchezza e il consumismo sfrenato sono dei freni all’ottenimento di una buona vita, in quanto ci distolgono dai veri valori come l’amore e l’amicizia, e da valori più alti della vita come la moralità e l’etica. Il romanzo è pieno di cattivi comportamenti, i personaggi mentono e tradiscono in continuazione, commettono crimini, fino all’omicidio, senza porsi problemi ma calcolando soltanto freddamente le conseguenze legali delle loro azioni, di cui per di più non pagheranno le conseguenze.

Questo libro ha colto la mia attenzione fin dall’inizio, forse perché avevo già visto il film, ma comunque non sono stata delusa dalla lettura. Al contrario l’ho trovato un libro intrigante e pieno di critica costruttiva verso un periodo e una società che si pensa “perfetta”. Lo scenario degli anni ’20 mi è sempre piaciuto quindi l’ho trovato davvero appassionante. Sono stata davvero travolta dal fascino di Jay Gatsby e delle sue feste sontuose e passionali, è stata una lettura molto piacevole e scorrevole non ho avuto nessun problema nel leggerlo. Mi è piaciuto molto l’aspetto psicologico dei personaggi poiché ognuno aveva una propria caratteristica da cui poi si potevano prendere in analisi varie sfaccettature. Gli ambienti sono descritti in maniera precisa e ricca di particolari quindi si riesce a scendere nell’atmosfera. Mi è piaciuto molto e mi sono appassionata tantissimo a questo libro.

Sofia Giuliano Garisto Donzelli 3BL