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Il Grande Gatsby: un libro a metà tra la forza della speranza e l’illusione del passato

The Great Gatsby, titolo originale de Il Grande Gatsby, è un caposaldo della letteratura mondiale. Romanzo di 230 pagine, scritto da Francis Scott Fitzgerald e pubblicato nel 1925; ambientato nella ruggente ed eclettica New York del 1920, anno di grande impatto per l’America che era da poco uscita dalla Prima Guerra Mondiale, infatti nel romanzo ci viene fortemente sottolineato quanto tutte le persone avevano una disperata voglia di divertirsi per dimenticare tutti gli effetti devastanti che il conflitto aveva avuto, gettandosi in ogni tipo piacere effimero, partendo dall’alcol – nonostante questi fossero gli anni del proibizionismo – fino al tradimento, ripercorrendo le tracce del famoso sogno americano, che nel corso del romanzo verrà lentamente distrutto.

Il romanzo ruota intorno alla figura enigmatica ed eccentrica di Jay Gatsby, colui che viene considerato come il re senza corona del West Egg, giovane uomo con un passato e presente oscuro che nessuno conosce. Organizza costantemente delle feste lussuose e sfarzose nel vano tentativo di riempire la sua grande villa e la sua vita. La svolta arriverà quando Nick Carraway, voce narrante del libro, si trasferisce in una modesta casa accanto a quella del magnate. Nick fin da subito verrà attirato dalla figura misteriosa di Gatsby e, dopo essere stato invitato ad una di queste feste, i due stringono un’amicizia che nel corso del racconto diventerà sempre più sincera. Nick è il cugino di Daisy Fay Buchanan, coniuge di Tom Buchanan, ed è in questo momento che inizia un disperato tentativo da parte di Gatsby di riconquistare Daisy, la ragazza con cui cinque anni prima aveva intrapreso una storia d’amore travolgente ma impossibile, perché lui era troppo povero per sposare una fanciulla di una prestigiosa famiglia. Daisy è stata anche la ragione per la quale Gatsby è diventato ricco, lei è sempre stata il suo ultimo fine, è sempre stata la forza che spingeva Gatsby a remare controcorrente in modo disperato, cercando di trasportare quel lieto passato che aveva trascorso con la ragazza nel suo vuoto ma fiabesco presente: “Così continuiamo a remare, barche contro corrente, respinti senza posa nel passato”. 

La lettura del romanzo non risulta impegnativa, lo stile è medio e scorrevole esattamente come gli eventi di cui tratta. Sono privilegiati i dialoghi fra i personaggi, tranne nel caso del narratore poiché lui nel corso del romanzo parla poco, ed è proprio per questo che riusciamo ad avere un quadro chiaro della situazione; Nick è presente durante ogni conversazione e molto spesso anche se non esprime i suoi pensieri in modo diretto con gli altri personaggi, li condivide con il lettore tramite dei monologhi. Tutto è filtrato quindi attraverso i suoi occhi, una chiara focalizzazione interna, ma nonostante questo, tutto appare in modo oggettivo e non viene influenzato dalla visione di Nick, infatti anche se il nostro narratore fa delle critiche o delle lusinghe, il lettore è in grado di crearsi una propria opinione su ognuno di loro.

Il romanzo è ampiamente consigliato a chiunque voglia fare un salto nel passato nella Grande Mela degli anni ’20, infatti anche se è principalmente incentrato sulle storie dei personaggi, spiega in modo chiaro la situazione di quel tempo, ma anche a chiunque abbia voglia di immergersi nella lettura di una storia d’amore travagliata. Il libro, infine, è ricco ei colpi di scena che con grande probabilità colpiranno il lettore e lo invoglieranno a non lasciare il racconto prima di essere arrivato all’ultima pagina.

Denise Benedettini 3AL