La satira: tra critica e difesa

La satira è un genere letterario e di comunicazione volto a criticare ironicamente diversi aspetti della società.

Da tempo si discute se sia corretto o meno utilizzare questo stile pungente e disinvolto in quanto spesso i soggetti dell’opera finiscono per sentirsi presi in giro, offesi o attaccati. 

Soprattutto in questi tempi la satira crea molto più scalpore perché viviamo in una società in cui si sta cercando di eliminare ogni tipo discriminazione e quindi anche il più piccolo commento può creare una gran polemica.

Dunque ci sono dei limiti da rispettare?

Si, ciò su cui bisogna prestare più attenzione è il rispetto riguardo ai fatti accaduti che vengono rappresentati nella satire. Infatti esse tendono a ironizzare la scena: per esempio il terremoto del Centro Italia dell’agosto 2016 venne visto come un menù tricolore con un uomo e una donna ricoperti di sangue, affiancati da una montagna di cadaveri sepolti da strati di pasta. Questa rappresentazione ironica può essere vista come una mancanza di rispetto verso chi ha perso familiari o amici durante quel terremoto. Dunque vi sono dei limiti da osservare per non andare oltre il confine di un rispetto umano; in quanto la satira in questo modo perde quell’aspetto ironico ed entra in un ambito di cattivo gusto, offensivo.

D’altra parte però la libertà di espressione include il diritto di satira, che, come abbiamo detto prima, è un genere volto a criticare la realtà ironizzando su ciò che accade. Dietro la satira quindi si cela uno scopo educativo, il fine è quello di informare in una maniera che risulta più “leggera” e “divertente”, riuscendo a coinvolgere meglio il lettore e permettendo all’autore di esprimere il suo pensiero. La libertà di opinione è infatti un diritto fondamentale che non può essere in nessun modo violato dalla censura.

Giusto o non giusto che sia rimane per ora che la satira è concessa in quanto è concessa la libertà di espressione e di stampa; la tipologia testuale seppur in maniera molto nascosta rimane una forma d’arte molto interessante, ma non è accettabile che venga meno l’educazione. La libertà dovrebbe essere consentita nei limiti della quale non vada a intralciare la libertà degli altri individui.

Marianna Ancona e Sara Basta 4fsc