Cosa sono i disturbi alimentari?

Cosa sono i disturbi alimentari?

I disturbi alimentari o anche disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie caratterizzate da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Colpiscono principalmente i soggetti in fase adolescenziale (soprattutto il sesso femminile) e, oltre ad essere una condizione fisica, sono inoltre una condizione psichica, poiché oltre a colpire il corpo con delle complicanze fisiche talvolta molto gravi, essi colpiscono anche la mente provocando un’intensa sofferenza psichica.

I principali disturbi dell’alimentazione sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il disturbo dell’alimentazione incontrollata e i disturbi della nutrizione. Essi sconvolgono pienamente la vita di una persona, talvolta fisicamente, talvolta in ambito sociale, tanto che spesso a questi disturbi si affianca la depressione con tentativi di suicidio o autolesionismo. È importante studiare la mente dei soggetti affetti da DCA perché la mente del paziente, per esempio nell’anoressia nervosa, il cervello non riesce a far vedere agli occhi il corpo in maniera oggettiva, tanto che non si renderanno conto che piano piano il corpo si sciuperà sempre di più; nella bulimia nervosa solitamente il soggetto è affetto dall’angoscia che può essere ancora più forte per il fatto  di perdere il controllo sul cibo fa percepire il peso corporeo (che molto spesso è normale) come eccessivo. In entrambi i casi, la valutazione di se stesso dipende in modo eccessivo dal peso e dalla forma del proprio corpo.

Gli studi sulla prevalenza dei disturbi dell’alimentazione indicano che nella popolazione femminile la frequenza è circa dello 0,3-0,5% (un caso ogni 200-300 persone) per l’anoressia nervosa e dell’1-2% (un caso ogni 50-100 persone) per la bulimia nervosa. Se analizziamo però solo i dati della popolazione in età adolescenziale, le percentuali sono purtroppo più alte: si stima che nel corso della vita, fino al 2% delle donne si ammali di anoressia nervosa e il 4% di bulimia nervosa. Inoltre, quasi il 10% delle ragazze in età a rischio (tra i 15 e i 25 anni) soffre di un disturbo alimentare “parziale” o “subclinico”, in cui cioè sono presenti solo alcuni dei criteri dell’anoressia o della bulimia. Pochi dati, e spesso discordanti tra loro, sono invece disponibili sulla prevalenza del disturbo da alimentazione incontrollata. E’ luogo comune affermare che i disturbi dell’alimentazione siano in aumento, tanto che in alcuni casi si è parlato di una vera e propria “epidemia”. Tuttavia ci dicono che il numero di nuovi casi all’anno nella popolazione (la cosiddetta incidenza) è stabile dagli anni ’90 ad oggi. E’ ovviamente probabile che prima degli anni ’90 l’incidenza dei disturbi dell’alimentazione abbia avuto un certo aumento, ma ora sembra essersi stabilizzata a dei livelli che comunque destano una notevole preoccupazione. Ci sono però studi discordanti tra loro, ad esempio secondo alcune ricerche, il fenomeno dei DCA sta comunque subendo dei cambiamenti nel tempo. Alcune ricerche svolte nei paesi anglosassoni, per esempio, sembrano intravedere una diminuzione dell’incidenza della bulimia nervosa negli ultimi 10 anni; tuttavia un’importante ricerca svolta a Padova ha osservato una diminuzione dell’età di esordio nelle generazioni più recenti.

 

Donnarumma