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I social, un’arma a doppio taglio per le nuove generazioni

Challenge: da un’innocente sfida al pericolo

I social, un’arma a doppio taglio per le nuove generazioni

– Arroganza e social in conflitto da una vita. Invece che aggredire le persone bisogna esprimere la propria creatività in modo consapevole –

Martedì 23 febbraio, con l’aiuto del giornalista dell’Agenzia Diregiovani Giulio Giarrocco, la classe III B ha affrontato una discussione sulla cittadinanza digitale, poi seguita da un dibattito sulle regole da seguire on-line.
Al giorno d’oggi si sente molto parlare di cittadinanza digitale ma non tutti sono a conoscenza di quello che effettivamente voglia dire, ovvero il saper partecipare alla vita online ed essere quindi competenti digitalmente. È necessario mantenere perciò un giusto utilizzo di internet, rappresentando la propria cittadinanza in modo critico e consapevole, rispettando la privacy, il diritto d’autore, evitando i possibili rischi ed esprimendo la propria creatività in modo responsabile.
Questo è concepibile anche grazie al Digital Story-Telling, ovvero il raccontare storie online, il cui utilizzo può avvenire anche in ambito scolastico dove gli studenti propongono contenuti creativi ed interattivi attraverso strumenti digitali.

I pericoli in ambiente virtuale sono quindi molti ed è ormai noto il fatto che molte persone tendano comunemente ad utilizzare un linguaggio poco appropriato nascondendosi dietro ad uno schermo, senza preoccuparsi delle conseguenze. Molto spesso infatti una cosa piccola si può trasformare in qualcosa di molto grave e rischioso, per esempio il cyberbullismo. Pur presentato in forma differente, costituisce un danno uguale, se non più grave, alla persona che riceve l’offesa. È necessario per questo usare correttamente il proprio linguaggio anche e soprattutto online, essendo l’utente pur sempre una persona da rispettare. Il cyberbullismo e gli altri rischi della rete sono infatti considerati reati a tutti gli effetti, superato un certo margine di accettabilità, per questo la prima cosa importante da fare quando si utilizza un social è quella di informarsi sulle regole della community e rispettarle.

Parlando in termini di attualità anche molto recenti, un tema da trattare sono sicuramente le challenge. Esse sono delle sfide sui social in sé innocue, non ci sarebbe infatti nulla di male nel farle, fino a che non si supera il limite. A volte sono sfruttate positivamente per raccogliere fondi necessari al sostentamento di alcune attività utili al miglioramento della società. Le challenge posso essere però anche negative. Fanno soprattutto leva sull’orgoglio, mostrando quanto ci si possa divertire a fare una determinata cosa anche pericolosa, facendo sentire escluso chi non partecipa e parte di qualcosa chi invece lo fa. La gravità della situazione può essere amplificata anche dal numero di followers di una persona che, più famosa è, più aumenta il numero delle persone che vedranno il suo video facendo accrescere il valore negativo e il pericolo della challenge stessa. I giovani infatti tendono ad esagerare, e questo può essere pericoloso sia per la propria vita che per quella degli altri, incoraggiando così il rischio di emulazione. Attualmente la maggior parte della nuova generazione, chiamata anche “del cucchiaio-tablet”, è più attiva online rispetto alle quelle precedenti, quindi la classe III B ha pensato che proprio i nativi digitali fossero i più idonei alla stesura di un regolamento da rispettare in quello che possiamo definire “il loro territorio”, e così hanno fatto.

Concezzi Valerio, Martinelli Valeria, Torrisi Lea,
Mellace Sofia e Vivien, Micheli Lorenzo,
(con la collaborazione di tutta la classe III B)