Le meraviglie della Cappella Sistina

In occasione della nostra visita ai Musei Vaticani, abbiamo potuto contemplare ed ammirare ancora una volta la magnificenza della Cappella Sistina, la cui volta è stata affrescata da Michelangelo Buonarroti negli anni 1508-1512. Michelangelo progettò una grande opera per la rappresentazione di nove episodi tratti dal libro della Genesi. Lateralmente a queste rappresentazioni, sul lato lungo della volta, sono rappresentati venti giovani nudi detti Ignudi che portano i simboli dei Della Rovere rappresentati dalle foglie di quercia. Sono poi presenti otto vele triangolari disposte lungo le pareti maggiori con scene bibliche soprastanti sedici lunette sottostanti alle vele nelle quali sono raffigurati gli antenati di Cristo.

Il concetto principale dell’opera è la centralità dell’uomo nell’universo creato da Dio. La progettazione non fu portata avanti in autonomia da Michelangelo poiché fu guidato dai teologi della corte papale che lo guidarono nelle corrette rappresentazioni iconografiche. Il ciclo di affreschi della Volta della Cappella Sistina fu commissionato da Giulio II in carica dal 1503 al 1513 poiché la Cappella Sistina in sé già esisteva e veniva utilizzata i cardinali per eleggere il nuovo papa. Il nome dello spazio deriva da Papa Sisto IV che fu in carica dal 1471 al 1484. La superficie che Michelangelo fu incaricato di affrescare ha una dimensione di circa 500 mq, terminata in quattro anni da Michelangelo da solo, come testimoniato da alcune cronache del tempo. Appare interessante ricordare che i rapporti tra papa Giulio II e Michelangelo subirono una rottura nella primavera del 1506 quando il pontefice sospese la costruzione della sua tomba monumentale. L’artista lasciò Roma rifugiandosi a Firenze e, solo grazie all’intervento della Signoria di Firenze, si convinse a tornare a Roma ed accettare l’incarico della Volta della Cappella Sistina.

Nicola Bianca IVF