Con il libro autobiografico “Stella Nera – Frammenti di una vita a due” l’autrice, Marisa Bulgheroni, rimasta vedova, tenta di elaborare un lutto mettendo nero su bianco i ricordi e le esperienze condivise con suo marito, indugiando su ogni piccolo dettaglio, fuggevole gesto o esclamazione che lo contraddistinguevano. Proprio attraverso le continue evocazioni di un’esistenza condivisa per cinquant’anni riesce a stabilire un dialogo con il defunto.
Vengono affrontati svariati temi: in primis il concetto di ineluttabilità della morte e del peso gravoso della malattia; il tema del ricordo, elemento imprescindibile in grado di creare un’eterna connessione con la persona cara perduta; il tema dell’amore come unico vero senso della vita, così potente da plasmare un legame indissolubile fra due persone; il tema dell’illusione di chi resta, come antidoto per cercare di sopravvivere all’assenza dell’altro; la nostalgia ed il lutto in tutte le sue molteplici sfumature, che nel caso dell’autrice somiglia alla sofferenza di un esule soffocato dal rimpianto della terra d’origine, impossibilitato a raggiungerla.
Un libro toccante e appassionante che porta il lettore a riflettere sul segno che ognuno, incrociando la nostra vita, lascia in modo indelebile.
Quando si può dire: ”Questo è amore? A che punto di una storia breve o lunga? Forse l’amore è quello che non è mai finito, anche quando ci sembra di poterci innamorare di altri, ma è un’illusione: perché quell’amore è ancora lì, protetto da se stesso, come un seme pronto a esplodere al primo sole”.
di Ester Del Borrello
