Intervista a uno studente universitario di chimica

di Valerio Maggi

Che impatto ha avuto il Covid nella tua esperienza di laboratorio?

Per noi chimici l’esperienza in laboratorio è vitale per il futuro nel mondo del lavoro. Non è stato semplice, soprattutto per insegnamenti che facevano del laboratorio l’attività principale, adattarsi a questo nuovo modo di affrontare le lezioni. Purtroppo non ci sono state alternative, se non affrontare il laboratorio in maniera puramente teorica, senza mettere mai mano neanche ad un singolo strumento. Questo ha influito negativamente nel mio e nel percorso di molti come me, purtroppo non ci sarà modo di recuperare tutta questa esperienza persa.

Qual è stata la tua esperienza con la discussione della tesi di laurea svolta a distanza?

Il mio percorso universitario ha visto una grande collaborazione con i compagni di corso, che fosse questa nella preparazione degli esami o semplicemente  a livello morale. Devo dire che ho sofferto molto la lontananza, soprattutto in un anno cruciale come quello della laurea. Oltre alla difficoltà nell’affrontare le lezioni in maniera non frontale, non è stato semplice neanche preparare la tesi, che avrebbe previsto uno stretto contatto con il mio relatore. In fin dei conti la laurea è arrivata ma con uno sforzo certamente maggiore rispetto alla norma.

In base a quali criteri hai scelto di proseguire i tuoi studi?

La scelta della magistrale è dettata principalmente dall’esperienza che ho maturato nel corso degli ultimi tre anni. Ci sono stati corsi che mi hanno appassionato più di altri (certe volte con mia stessa sorpresa), questo ha spianato la strada e reso più facile la mia scelta. Inoltre ritengo che questo percorso magistrale, sia il più indicato, se si vuole approfondire a pieno il perché di tanti processi chimici e fisici che fanno parte della vita di tutti i giorni.