Intervista ad un grande lettrice: mia nonna

di Alessandro Zulli

La persona che ho deciso di intervistare è una signora di 80 anni, nonché mia nonna, che ha sempre avuto una grande passione per la lettura. Ho deciso di riproporre questo argomento, dopo aver scritto “L’importanza di un sano libro”, per dimostra-re e ribadire l’importanza di leggere. Ho voluto proporre l’esempio di mia nonna perché, nonostante i suoi 80 anni, è una persona con una mente elastica, molto più “giovane” di molti giovani, forse perché la lettura l’ha resa una persona curiosa, ragionevole e colta.

Quando hai iniziato a leggere?

Ho iniziato a leggere quando avevo dieci-undici anni, mi ricordo che a quell’età mi piaceva moltissimo leggere i romanzi rosa; come è normale per una bambina così piccola, ero appassionata di tutti quegli intrighi amorosi. Ma ricordo anche di aver letto molta letteratura per ragazzi: Pinocchio, il libro Cuore, Salgari, ecc.

Ti ricordi il primo libro che hai letto?

Sì, Orgoglio e pregiudizio , un romanzo romantico ambientato nell’Inghilterra, che è tra i miei generi preferiti.

Cosa ti ha spinto a cominciare a leggere?

Il motivo per il quale ho cominciato a leggere è molto semplice; la prima volta che ho letto mi è piaciuto così tanto che non ho più smesso.

I tuoi genitori leggevano?

No, i miei genitori erano molto occupati con il lavoro e con la famiglia; comunque se leggevano qualcosa, erano settimanali come “Intimità”, “Famiglia Cristiana” e fumetti.

Quanto tempo dedichi alla lettura?

Dipende dal libro che leggo, se mi piace, passo tutto il tempo che ho a disposizione infatti lo finisco al massimo in due tre giorni.

C’è anche da dire che non leggo sempre, ci sono dei periodi, come quello che sto vivendo ora, nei quali non ho molta voglia di leggere, preferisco fare altro; come cucire, guardare serie TV, fare giardinaggio o altro.

Che genere di libri preferisci?

Con il tempo mi sono sempre più appassionata a libri a fondo storico, ma devo dire di essere una donna che legge di tutto.

Credi che i libri abbiano contribuito alla formazione della tua persona?

Assolutamente sì, sono dell’idea che un libro, oltre ad essere dilettevole, ti da l’opportunità di conoscere: storie, particolari, situazioni; che altrimenti non avresti l’opportunità di sapere. Per esempio, recentemente ho letto un libro sul Giappone, grazie a questo ho scoperto molti particolari che non conoscevo, e che ho trovato molto interessanti.

Hai trasmesso questa passione ai tuoi figli?

Non a tutti, di quattro figli solamente uno legge assiduamente; gli altri tre non sono grandi lettori, anche a causa del poco tempo che hanno a disposizione.

Credi che sia importante leggere in questo periodo storico, in particolare per i giovani?

Certo di sì, nel mondo in cui viviamo il libro è un oggetto che definirei quasi “mistico”, perché per leggere un libro hai la necessità di concentrarti, e secondo me le nuove generazioni hanno tanto bisogno di farlo, di lasciare stare tutti quei marchingegni elettronici, che sono l’opposto della concentrazione.