La signora Anna e il vaccino

di Alessandro Nicastro

Dopo lo scoppio della pandemia di COVID-19 nel gennaio 2020, il mondo si è iniziato a muovere alla ricerca di possibili cure e vaccini e, in seguito all’approvazione del primo di questi da parte dell’EMA nel dicembre 2020, è iniziata la campagna di vaccinazione in Italia. La signora Anna, 88 anni e residente a Roma, ha recentemente completato il proprio ciclo vaccinale e si è gentilmente offerta di raccontare la propria esperienza.

Allora, iniziamo. Eri convinta fin dall’inizio di fare il vaccino?

Assolutamente, ero convinta fin da subito e non vedevo davvero l’ora.

Come è stata la tua esperienza con il sistema di prenotazione?

Dato che non ho molta dimestichezza con le nuove tecnologie, mi ha aiutato mio genero. Il giorno in cui sono state aperte le liste, ai primi di febbraio, mio genero mi ha prenotato online la prima dose di vaccino per il 21 febbraio, presso un ospedale non lontano da casa mia, mentre la seconda per il 21 marzo; mi è stato assegnato il vaccino di Moderna (casa farmaceutica americana, il cui vaccino è stato approvato il 6 gennaio 2021 in UE, ndr). Grosso modo mi aspettavo di ricevere la prima dose intorno a quella data, quindi sono rimasta soddisfatta.

Bene. Come sono andate invece le due giornate della vaccinazione?

La prima giornata è andata benissimo. Sono arrivata in ospedale verso le 8.30 ed ero quindi tra i primi della mattinata, mi hanno chiesto i documenti e ho dovuto firmare le varie carte. Poi, mi hanno fatto subito entrare e mi hanno inoculato il vaccino; successivamente, mi hanno fatto rimanere in attesa un quarto d’ora, per vedere se avessi una qualche reazione, e mi hanno lasciato andare. La seconda giornata invece…beh, mi hanno sequestrata! Avevo l’appuntamento alle 13.30 e c’erano molte persone in attesa del vaccino, sia per la prima che per la seconda dose. Poi, ad un certo punto, c’è stata la pausa pranzo. Poi, ancora, c’è stato un imprevisto con i vaccini, perché dovevano scongelarli. Insomma, ho dovuto attendere molto più tempo rispetto alla prima volta, circa due ore, ma alla fine è andato tutto liscio.

Nei giorni successivi alle due inoculazioni, invece, hai avuto qualche reazione o problema?

Dunque, la prima volta non ho avuto nessuna reazione rilevante: per qualche giorno ho avvertito un po’ di dolore e bruciore nella zona della puntura, ma nulla di serio. Il giorno dopo la seconda dose, invece, ho avuto la febbre; il termometro segnò per tutto il giorno 37.3°C-37.5°C e ho avuto tutto il tempo un gran freddo. Nei giorni successivi la febbre è sparita, ma mi sono sentita un po’ debole. Nel complesso, quindi, non ho avuto problemi rilevanti, anzi sono contenta di essere finalmente protetta, anche se chiaramente serve ancora stare attenti.

Arriviamo dunque all’ultima domanda. Cosa ne pensi di coloro che non vogliono ricevere il vaccino?

Trovo il loro scetticismo irrazionale e immotivato, dato che le reazioni avverse sono di gran lunga inferiori ai benefici. Vaccinandosi, la gente può ridurre la trasmissione del virus e proteggere se stessa, visto che, se anche dovesse prendere il covid, grazie al vaccino eviterebbe conseguenze serie. Quindi, se tutti fossimo vaccinati, il virus diventerebbe paragonabile all’influenza per la sua pericolosità. Ricordiamo poi quanti vaccini abbiamo inventato negli anni e quanto sono stati utili nel proteggere i bambini da malattie pericolose, per esempio. Insomma, credo che vaccinarsi sia indispensabile.

Perfetto, grazie mille per la tua disponibilità.

Nel complesso, la posizione della signora Anna risulta molto chiara; giudica la sua esperienza in maniera positiva e si ritiene decisamente soddisfatta. Come lei, milioni di persone in Italia sono state vaccinate, almeno con una dose, e ci auguriamo che grazie ai vaccini e alle cure che stanno sviluppando gli scienziati la fine di questa pandemia risulti più vicina.