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Perché dovremmo capire di più che cosa c’è nei nostri cieli

La rivelazione da parte del Pentagono e i commenti di Obama riguardo l’esistenza degli U.F.O. in questo periodo, stanno generando un’accesa discussione nella società.

La prima cosa da sapere sul termine U.F.O. (Unidentified Flying Objects) è che non si sta automaticamente parlando di forme di vita extraterrestri bensì di una più complessa fenomenologia riguardante osservazioni aeree alle quali non possono essere date delle spiegazioni immediate. È per questo che la comunità scientifica ha scelto un nuovo acronimo ovvero U.A.P. (Unidentified Aerial Phenomena) per eliminare lo stereotipo del classico omino verde dal pensiero comune.

In questi ultimi anni il Pentagono, ovvero il Ministero della Difesa Statunitense, ha rilasciato una serie di foto e video di alcuni eventi forniti dai suoi dipendenti, scatenando ovviamente un’ondata di stupore, eccitazione e scetticismo nel pubblico. Gran parte di questa documentazione ha dimostrato che gli oggetti visualizzati non fanno parte della tecnologia americana ma potrebbero avere sia origine da governi opponenti sia da entità extraterrestri, ipotesi che non può essere esclusa. Questo però preoccupa seriamente l’amministrazione americana poiché molti avvistamenti hanno interessato luoghi sensibili ed hanno suscitato preoccupazione per la sicurezza nazionale. Ciò desta inquietudine soprattutto dopo gli avvenimenti dell’11 settembre che hanno favorito le accuse all’intelligence e alle forze armate di non aver percepito i segnali di evidenti minacce.

Per questo si sta cercando di individuare il mittente di questi oggetti i quali sono chiaramente in possesso di una tecnologia avanzata rispetto a quella conosciuta. Quindi se si ipotizza che i produttori sono una potenza straniera ne deriverebbe uno squilibrio strategico mondiale.

In questo contesto risulta molto interessante l’intervista all’ex Presidente U.S.A. Barack Obama al New York Times in cui, non escludendo l’origine extraterrestre degli U.A.P., pone queste evidenze come fautrici di cambiamenti nella società globale ammettendo che molte persone potrebbero cambiare il modo di vedere la vita creando nuove filosofie e nuove religioni.

Nonostante tutto, un evento di tale portata, implicherebbe inevitabilmente anche uno stimolo e una sfida per il nostro progresso scientifico con possibili benefici per tutta l’umanità.

Beatrice Proietti 4C