Riflessioni sull’Amore

Eros /è·ros/

sostantivo maschile

  1. La componente sessuale dell’amore, spec. nei suoi riflessi indiretti e profondi sulla psiche; elemento fondamentale nella dottrina della psicoanalisi.
  2. La personificazione della passione amorosa nella mitologia classica
  3. Dal gr. Érōs ‘l’amore personificato, divinizzato’

Analizzando la parola Eros e il suo significato posiamo fare molte riflessioni a riguardo.

La vita dell’essere umano è amore, tutto gira intorno a questo sentimento che racchiude in sé molteplici emozioni che si intrecciano tra loro.

Esistono tanti tipi d’amore, quello che sorge in un rapporto d’amicizia, per un luogo al quale siamo molto legati, tra fratelli, tra familiari ma soprattutto l’amore profondo che una madre prova verso un figlio (quello penso sia il sentimento più vero e profondo che possa esistere, incondizionato che non ha né termini ne modi per essere descritto).

E poi c’è l’Eros, che nasce dalle viscere, lontano dalla logica, dalla razionalità, un istinto che si nasconde nella parte più segreta della nostra anima, da sempre considerato come una forza che può donare emozioni uniche, sentimenti e sensazioni che non ti saresti mai immaginato di poter provare, di poter sentire; ma nella sua immensa generosità nel donare ha anche la capacità di farti cadere in un tunnel dal quale in alcuni casi è difficile uscire e riprendere la coscienza , che con fare subdolo, ti aveva strappato. 

L’Eros è quel pensiero scomodo, quel pensiero che durante un discorso si evita, che si intrufola nei tuoi sogni e che al risveglio ti lascia disorientato, e a volte fa sorgere il dubbio se ciò che hai provato fosse vero o solo frutto delle delle attività psichiche della mente. Può nascere dal nulla, da un piccolo gesto, da una carezza, da uno sguardo, da un’emozione condivisa, da un sorriso, da un momento di tristezza nel quale abbiamo bisogno di sentirci amati per stare meglio. 

L’Eros è universale, non ha sesso, età, non ha regole e nessuno può controllarlo. È indomabile, e a volte questa sua impetuosità mette paura.

Martina Di Marcello e Angela Carracci, 3Bx