Diamo valore alla differenziata

di Jasmine Bissari, Angèle Giacobbe, Carlotta Manta, Emanuele Selva

Intervista a Sofia Bodra: laureata in economia aziendale, lavora per una cooperativa sociale e sta svolgendo un master in Sostenibilità.

Sofia, lei lavora in una cooperativa sociale. Cosa differenzia una cooperativa da un’impresa? E di cosa si occupa?

Quello che caratterizza/differenzia una cooperativa da un’impresa è il fatto che all’interno di una cooperativa vengano fatti degli inserimenti lavorativi di persone in stato di difficoltà a cui viene concesso un lavoro. Mentre in un’impresa la cosa fondamentale è il fatto che si lavora per fini di profitto. La nostra cooperativa si occupa diversi settori; ci occupiamo anche della manutenzione del verde sia privato che pubblico e delle disinfestazioni e derattizzazioni.

Io, ad esempio, lavoro nel settore dei rifiuti speciali. I rifiuti speciali sono tutte quegli oggetti che non possiamo raccogliere nei cassonetti.

Tra questi rifiuti ci sono quelli elettronici, cellulari e computer. Molti dei rifiuti elettronici o ingombranti (poltrone, sedie, tavoli ecc…) alcune volte vengono separati, perché poi da ogni materiale si può creare VALORE DAI RIFIUTI.

 Cosa l’ha spinta a scegliere questo lavoro?

Mi era stato proposto di lavorare con loro in ambito sostenibilità, dato che ho studiato economia aziendale; è una cosa che mi è sempre piaciuta e interessato, specialmente quella ambientale. E quindi mi hanno proposto di occuparmi in particolare della raccolta dei toner quindi le cartucce delle stampanti esauste.

 I materiali non riciclabili che fine fanno?

I materiali non riciclabili sono sottoposti a speciali trattamenti per lo smaltimento.

Mentre gli altri materiali più comuni come la carta vengono semplicemente triturati e quindi fatti a pezzettini e riutilizzati. Quando leggete da qualche parte “carta riciclata” vuol dire che è carta che è già stata utilizzata, la stessa cosa vale per la plastica, alluminio ecc.

Ci sono rifiuti più semplici da riciclare come ad esempio i metalli che hanno anche molto valore. La mia cooperativa raccoglie i rifiuti e li porta negli impianti di smaltimento, dove si occupano di triturare o fondere o di bruciare questi materiali. In sostanza cerca di fare tutti i processi per far sì che il rifiuto venga riutilizzato o purtroppo in molti casi non riutilizzato.

Ci saprebbe dire quali altre aziende fanno parte dello stesso settore?

Del nostro stesso settore fa parte l’AMIU che penso avrete tutti presente, dato che è quella comunale quindi pubblica. Quelli del Comune di Genova si occupano principalmente di rifiuti e poi si appoggiano ad altre cooperative come il Rastrello, Genova insieme e altre. Ci sono anche altre cooperative che si occupano di cose diverse.

Abbiamo saputo che l’ECO PUNTO ha dedicato un luogo alla raccolta indifferenziata a cui si può accedere esclusivamente con un tesserino, secondo lei funziona la modalità che stanno utilizzando? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo progetto?

C’è un lato positivo: il cittadino è sicuramente avvantaggiato perché è più obbligato a fare la raccolta differenziata come si deve, questo però è un problema, in particolare quando sei nelle altre città. Ad esempio quando sei un turista e sei nel centro della città e non riesci a trovare un posto per fare la raccolta differenziata ti devi accontentare solo dei bidoncini verdi. Quindi il pro è per i residenti però il contro è sicuramente per le persone che passano di lì e hanno un oggetto da buttare. A parere mio il sistema che funziona meglio (ve lo dico per esperienza) è la raccolta “porta a porta” o di condominio ovvero in un palazzo ci sono dei bidoni della spazzatura e tu con il tuo cassonetto (piccolino) lo porti giù e ci sono i giorni stabiliti, questo per far in modo che la cosa incentivi a farla in modo corretto, perché se no a tutto il condominio viene fatta una multa.

 Qual è il materiale più utilizzato? E come si fa a riciclare un oggetto composto da più materiali diversi?

Quello più facile ed utilizzato sono i metalli, all’interno i rifiuti elettronici hanno delle parti metalliche. Nel nostro impianto quando ci arrivano oggetti di questo tipo li smontiamo e togliamo le parti di plastica da quelli di metallo e alluminio.

E’ un ambito molto regolamentato ad esempio quando andiamo a comprare una sedia dobbiamo fare un documento che dice: io Sofia Bodra sono partita, da dove? Dalla Don Milani, dove sono andata? A casa di tizio, a che ora sono partita? A che ora sono arrivata? Quanto pesava la sedia? Queste sono tutte le informazioni che devo trascrivere nel documento, alla fine del documento compilato devo tenerne una copia io e una copia la persona che mi ha dato la sedia. Poi lo devo registrare in un registro, perchè per ogni rifiuto esiste un codice associato che si chiama CER.

Dove vengono smaltiti questi materiali?

Una persona i rifiuti ingombranti può buttarli nelle isole ecologiche; sono dei posti dove vengono messi dei rifiuti che non possono essere messi nei cassonetti. Ci sono dei rifiuti potenzialmente molto dannosi per l’ambiente che infatti vengono appunto smaltiti nelle isole ecologiche.

Per quale motivo è importante fare la differenziata?

Si fa soprattutto l’umido perché tantissime cose che produciamo e mangiamo vanno quasi tutte nell’umido e quindi se si sta attenti a dividere i materiali l’uno dall’altro l’indifferenziata è pochissima e ciò vuol dire che quel rifiuto che non può essere più riutilizzato diminuisce e quindi l’impatto ambientale è sicuramente minore.

Perché tutti gli altri elementi invece li possiamo utilizzare, mentre quelli non riciclabili alla fine vengono bruciati, però le cose che vengono bruciate producono inquinamento.

Vi consiglio di fare attenzione quando comprate un prodotto qualsiasi, come un pacco di biscotti, perchè adesso quasi tutti hanno una scritta che ti spiega dove deve essere smaltito; ad esempio nel pacco dei biscotti ci sarà scritto contenitore carta e poi ci sarà scritto di seguire le indicazioni del proprio comune. Come trovare queste informazioni? Basta andare sul sito della AMIU che è l’ente che gestisce i rifiuti a Genova. C’è un’applicazione che si chiama Junker, nelle confezioni ci sono i codici a barre, voi con il  telefonino vi scaricate l’applicazione, inquadrate questo codice a barre e l’applicazione vi sa dire di cosa è composto.

Cosa può fare ogni singolo cittadino per contribuire a rendere il mondo più pulito?

Diminuire alcuni comportamenti, ad esempio l’acquisto delle bottigliette d’acqua e girare con una borraccia; questo è molto utile per la differenziata, ovviamente la plastica viene riciclata ma la cosa migliore da fare è evitare di creare rifiuti.

Quando i vostri genitori vanno a fare la spesa portatevi delle borse riutilizzabili anche se ormai quasi tutti i negozi sono predisposti e hanno i sacchetti biodegradabili, soprattutto i negozi che vendono frutta e verdura. Questi sacchetti biodegradabili sono riciclabili e vanno gettati nel cassonetto dell’umido perché sono compostabili.

Ci sono alcuni tipi di carta che si possono buttare nell’umido, altri ancora come la carta da focaccia se provi a romperla si riesce a dividere la carta dalla plastica.

Alcune scuole hanno aderito al progetto Olindo dove raccoglievano l’olio esausto, l’olio da cucina in una bottiglia che poi veniva portata a scuola e svuotata in giorni precisi.