LA DONNA E IL LAVORO

La donna e il lavoro, una guerra combattuta per anni da molte donne, che hanno pagato la loro vita per un diritto di cui vengono spesso private, ma non sempre a causa delle leggi, ma a causa dell’idea generale della donna di “colei che deve sbrigare le faccende domestiche”.
La costituzione italiana tutela di per sé la donna lavorativa, raccomandando uguale salario di un uomo ed evidenziando il diritto alla maternità, come appunto viene citato nell’articolo 37, che appunto dice: “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. Spesso però tutto ciò non viene preso in considerazione. Molte donne tutt’oggi sono sfruttate nel campo lavorativo, frequentemente vengono usate per fare orari extra lavorativi, che non comprendono mai gli accordi legali e non hanno nessuno scrupolo verso loro. Spesso avviene addirittura il contrario, la donna viene sminuita; quante donne si sono sentite dire: “sei donna, non fa per te” e molte altre espressioni discriminatorie, che feriscono prima di tutto come persona e in secondo piano come donna con dei diritti che le vengono però privati dalla continua ignoranza delle persone. Altre volte alle donne non viene offerto il diritto del pagamento della maternità, un diritto essenziale da rispettare, per ciò le donne sono costrette a lavorare anche durante il periodo di gravidanza o a cedere ed essere licenziate, non avendo più una forma di mantenimento autonoma per sé e per il futuro figlio. Rispettare la donna lavorativa è uno dei primi passi per il rispetto anche nella vita quotidiana e sociale, che spesso alle donne non viene dato, quante donne molestate per strada fisicamente e verbalmente, donne che devono aver paura di tornare a casa da sole, e perché?
Perché sono semplicemente il “sesso debole”, “un oggetto”; quindi sta a noi cittadini creare la parità dei generi, eliminando banali stereotipi che affliggono ancora la società “moderna” d’oggi e che influenzano le menti dei più giovani, dando un’idea sbagliata dell’uguaglianza.

Luca Fargione 3 A

The editorial department, Clement’s Inn, The strand, September 1911. That week’s edition of Votes for Women is being cut and pasted by the young woman volunteer at the ‘making-up table’. By the summer of 1911 the labour required to produce a weekly issue of the paper had increased sixtyfold from the earliest monthly editions in 1907. (Photo by Museum of London/Heritage Images/Getty Images)