La DAD e come difendere la privacy

La Dad è un percorso virtuale dove i docenti organizzano delle attività e i studenti entrano in un autonomo, I contenuti proposti devono offrire la possibilità di svolgere quelle attività cognitive funzionali all’apprendere: riflettere, rielaborare, sintetizzare e analizzare. Sono lezioni collegate tra loro, ma che abbiano una consistenza propria e in cui l’apprendimento sia evidente e che diano allo studente la percezione dei progressi fatti. LA Dad sta
dando molte difficoltà sia agli alunni che ai professori, ci sono delle difficoltà:
connessioni, apprendimento e telecamere e microfoni.
Secondo le indicazioni del Garante della Privacy “Non deve pertanto essere richiesto agli interessati (docenti, alunni) uno specifico consenso al trattamento dei propri dati personali funzionali allo svolgimento dell’attività didattica a distanza, in quanto riconducibile nonostante tali modalità innovative alle funzioni istituzionalmente assegnate a scuole”. Inoltre, nel trattare i dati personali dei docenti funzionali allo svolgimento della didattica a distanza, “le scuole dovranno rispettare presupposti e condizioni per il legittimo impiego di strumenti tecnologici nel contesto lavorativo limitandosi a utilizzare quelli strettamente necessari. Viene poi specificato che i gestori delle piattaforme non potranno condizionare la fruizione di questi servizi alla sottoscrizione di un contratto o alla prestazione del consenso (da parte dello studente o dei genitori) al trattamento dei dati per la fornitura di ulteriori servizi on line, non collegati all’attività didattica.

MATTIA SADERIS 3M