Lockdown e arte: non tutto il male viene per nuocere 

 9/07/2021 di Luca Moresco 

 

Secondo voi la pandemia ha allontanato i ragazzi dalla cultura?” questa la domanda posta da un ragazzo agli ospiti di una diretta tra quelle organizzate nell’ambito della summer school di giornalismo andata in onda sui canali YouTube e  Facebook di Diregiovani. L’argomento della diretta era l’utilizzo della tecnologia  per la divulgazione di arte e cultura e vedeva come ospiti il team comunicazione  del ministero della Cultura e alcuni responsabili delle attività del museo Maxxi di Roma. Gli ospiti hanno risposto che in realtà la pandemia ha avuto l’effetto contrario, ovvero ha contribuito ad avvicinare i giovani alla cultura, grazie alle numerose iniziative lanciate attraverso i social e le piattaforme online. 

Questa affermazione stupirà probabilmente molti. La pandemia di COVID-19, iniziata a febbraio dell’anno scorso e  purtroppo ancora presente, in parte è stata nociva per la cultura poiché ha comportato la chiusura di scuole, teatri, cinema e musei, ma al tempo stesso ha costretto le persone ad ingegnarsi per trovare soluzioni alternative utilizzando la tecnologia, offrendo delle risorse che potrebbero tornare utili anche dopo la fine della pandemia. 

Alcuni esempi sono la didattica a distanza e lo smart working. Benché fare scuola o lavorare a distanza non  possano sostituire l’attività in presenza, è importante conoscere anche queste modalità digitali che prima del la pandemia venivano ignorate e che potrebbero tornare utili anche dopo l’emergenza. Per esempio, se la scuola  o la sede lavorativa sono impraticabili per qualsiasi motivo, si può evitare di perdere un giorno di scuola o di  lavoro svolgendo la propria attività attraverso piattaforme di incontro online. 

Anche i cinema sono stati chiusi per molti mesi. Ciò nonostante le grandi case di produzioni non hanno rinunciato a far uscire i propri film, ma li hanno resi disponibili attraverso lo streaming. In periodo di pandemia infatti c’è stato un grande sviluppo di piattaforme streaming come Netflix, Amazon  Prime Video e Disney+, le quali si sono fatte carico di tutti i film che sarebbero dovuti uscire in sala, diventando un punto di riferimento per gli appassionati di cinema e televisione. 

Per quanto riguarda musei e teatri si è cercato di rimediare alla loro mancanza organizzando eventi online  come tour virtuali e spettacoli ai quali assistere a distanza. In particolare nella diretta di questa mattina si è  parlato di come i musei abbiano trovato nuova linfa vitale grazie alla tecnologia, poiché i social hanno permesso di realizzare varie attività e progetti coinvolgendo i ragazzi. 

Il lockdown, con tutte le cose negative che ha portato, è stata anche un’occasione per capire le vere potenzialità della tecnologia e per scoprire risorse che prima venivano ignorate: come si suol dire, “non tutto il male  viene per nuocere”.