• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Summer School Dire 2021, ultimo giorno. Arte e cultura: le nuove tecnologie per il sapere

Summer School Dire 2021, ultimo giorno. Arte e cultura: le nuove tecnologie per il sapere

Come sia stato possibile, durante la pandemia, far rinascere e rivivere nelle nostre case musei, biblioteche e mostre grazie alle potenzialità delle nuove tecnologie? Ne hanno parlato il team comunicazione del ministero della Cultura e i responsabili dei percorsi di PCTO del museo Maxxi di Roma il 9 luglio, durante l’ultima giornata della Summer School 2021 dell’agenzia di stampa Dire dedicata alle nuove tecnologie per il sapere. Il team comunicazione del ministero della Cultura e i responsabili dei percorsi di PCTO del museo Maxxi di Roma, hanno illustrato come sia stato possibile, durante la pandemia, far rinascere e rivivere nelle nostre case,  musei, biblioteche e mostre grazie alle potenzialità delle nuove tecnologie.

Mattia Morandi, capo ufficio stampa e comunicazione del Mic, ha evidenziato come, durante la pandemia,  la cultura abbia incontrato il digitale, come sia cambiata la fruizione dell’arte ed ha affermato che “con il lockdown abbiamo capito che il digitale non è una parte della comunicazione ma un modo aggiuntivo di comunicare”. In particolare, con la pandemia, sostiene Morandi, “è esplosa la produzione digitale da parte delle istituzioni culturali” e ciò, se da un lato, ha rappresentato un fatto importante per garantire la fruizione dell’arte da parte dei cittadini, dall’altro, potevano sorgere delle difficoltà di accesso in quanto, di fronte ad una così vasta gamma di contenuti, si poteva rischiare che tali contenuti non venissero valorizzati. A tal fine, afferma Morandi, “abbiamo creato un portale diviso per aree tematiche (Cultura Italia Online) con le varie attività previste dalle istituzioni culturali” ed è stata posta l’attenzione su un progetto nato 5 anni fa   denominato ‘Fumetto nei Musei’ che il ministero ha potuto realizzare attraverso la collaborazione con la casa editrice Coconino Press Fandango e che permettesse, destando curiosità, di avvicinare ai musei coloro che, terminata l’esperienza formativa scolastica, allentavano il loro rapporto  con i musei stessi per poi recuperarlo dopo qualche anno. Si tratta di un progetto che prevede 51 fumetti ambientati in tutta Italia e che riguarda musei molto importanti come la Galleria Borghese ma anche musei più piccoli e meno noti come la Rocca di Gradara in provincia di Pesaro Urbino. In particolare, è stato chiesto a 51 fumettisti di recarsi all’interno dei 51 musei, di visitarli accompagnati dal Direttore  al fine di vivere la quotidianità della struttura e di realizzare delle storie che fossero ambientate all’interno del museo stesso.

Si tratta di un progetto, specifica Morandi, che ha subito un’evoluzione: nasce come un’iniziativa editoriale, diviene un progetto attivo sui social, si avvicina ai videogame e continua a vivere rapportandosi con le nuove competenze e tecnologie. Morandi, ha concluso il suo intervento, suggerendo agli noi studenti che da “grandi” sarà fondamentale essere “plurali” ossia non affrontare le tematiche giornalistiche a compartimenti stagni: in definitiva chi rivolge l’attenzione all’aspetto cartaceo dovrà anche saper lavorare sulla realizzazione di fotografie e video.

Un altro esempio di come il digitale entri nella cultura l’ha fornito Emanuele Antonio Minerva, responsabile della produzione audiovisiva del Mibac. Il video a cui si assiste  restituisce la magia del fascio di luce che illumina il Pantheon in un time lapse di pochi minuti. Si cerca di trasmettere l’emozione che deriva da uno dei primi grandi effetti speciali della storia: ogni 21 aprile, a mezzogiorno, il sole entra nell’oculus del Pantheon con un’inclinazione tale da creare un fascio di luce che centra perfettamente il portale d’ingresso. A quell’ora esatta, quando l’imperatore varcava la soglia del tempio, tutto il suo corpo era immerso nella luce. Tale video ha avuto un enorme successo e l’intento è stato quello di trasmettere il senso e l’emozione della bellezza piuttosto che la notizia fine a se stessa. Minerva ha affermato che afferma: ”Per noi fare video significa non solo promuovere ma restituire la bellezza e la magnificenza ad un’opera del patrimonio italiano”.

Fulvia Palacino, coordinatrice del team digitale del Mic, è intervenuta sottolineando quanto sia importante avere una struttura reticolare ossia la rete diviene essenziale  in questo tipo di lavoro. Viene lanciato In un video il cui l’obiettivo è quello di raccontare una mostra in un periodo particolarmente complesso come quello della pandemia, in un luogo particolarmente difficile da raggiungere, creando le suggestioni e trasformando la mostra stessa in un gioco interattivo per coinvolgere le giovani generazioni in una scoperta interattiva delle opere d’arte. Nel video due droni si rincorrono prima in una lotta e, poi, all’interno della mostra si rasserenano e si innamorano.  Si tratta di un video spettacolare e non di un semplice virtual tour:  i nuovi strumenti digitali possono raccontare e restituire anche attraverso uno schermo la bellezza di una mostra. Morandi, a tal proposito, ha specificato quanto sia importante in questi casi la rete che permette di verificare quanti utenti abbiano gradito il video e in quali luoghi del territorio nazionale sia stato visionato.

Sono intervenuti, inoltre, Giulia Masini e Federico Borzelli,  responsabili dei percorsi PCTO del museo Maxxi di Roma.

Giulia Masina sostiene che :” il lockdown è stata un’ occasione straordinaria per aprire porte nuove e sondare dei meccanismi che altrimenti non avremmo mai approfondito”. Il museo Maxxi è un museo molto presente sul web tra le cui mura si ospitano eventi di tutti i tipi soprattutto di attualità, in occasione della pandemia ha aderito immediatamente alla campagna #iorestoacasa, lanciando su piattaforme e pagine social un palinsesto di contenuti e spunti culturali davvero vario con la campagna #liberidiuscireconilpensiero. Hanno lavorato a questo palinsesto tante figure professionali dai registi agli educatori e ai responsabili degli eventi di approfondimento; Masini evidenzia che“ si è trattato di un enorme macchina che ha continuato a lavorare con un sforzo incredibile ed anche ben riuscito per portare tutti i nostri contenuti on line ed aprire delle nuove porte nell’ambito del museo Maxxi”.

Federico Borzelli ha spiegato, invece, come durante la pandemia sia stato necessario rivedere anche la modalità di svolgimento dei PCTO: sono state ripensate le modalità di trasferimento dei contenuti utilizzando dei video brevi, delle dirette, cercando di coinvolgere tantissimi ragazzi che si sono recati al Maxxi appena questo ha riaperto. Uno dei lavori che è stato realizzato durante il periodo della pandemia è quello che ha trattato il tema del binomio tra musica e architettura affrontato durante un’edizione speciale di “Maxxi a(r)t work” dedicata al Sound Design: il video mostra un museo completamente deserto con un sottofondo musicale.

In ultimo, alcuni studenti hanno posto agli addetti ai lavori alcune domande da cui è emerso che la pandemia non ha allontanato i ragazzi dalla cultura e che, durante il lockdown,  la cultura si è avvalsa davvero molto del digitale e si è scoperto un uso creativo della tecnologia.

 

Federico Della Corte

Liceo G. Ulivi di Parma