Giornalismo sportivo ed e-sports

Durante il secondo giorno della Summer School Diregiovani, a cui hanno partecipato 130 ragazzi di tutta Italia, il tema approfondito è stato ‘Giornalismo sportivo ed e-sport’.

In questa giornata si è parlato principalmente dell’importanza degli e-sport sul giornalismo sportivo, che con l’avvento dei social media è cambiato moltissimo. Sono intervenuti anche 3 ospiti: Claudio Lenzi, social media editor, Giulio Di Feo anche lui social media editor e giornalista della Gazzetta dello Sport, infine Raffaele Caccia, giocatore e campione di FIFA.

Claudio Lenzi, social media editor, ha parlato di come i social hanno aumentato a dismisura la divulgazione del contenuto giornalistico, anche se su Twitch non è stata ancora presente la Gazzetta dello Sport. Tutt’ora gli sport uniscono le persone e alimentano speranze e per questo la Gazzetta dello Sport è un media molto importante e tradizionale. Alla domanda “Cosa significa essere un social media editor?” Lenzi ha risposto dicendo che essere un editore digitale significa fornire informazioni rilevanti circa ogni 30 minuti così si ha sempre una notizia nuova. Oggi infatti la maggior parte degli italiani riceve le notizie grazie ai social.

Giulio Di Feo, social media editor e giornalista della Gazzetta dello Sport ha spiegato che in Italia il mondo degli e-sport sta crescendo in linea con una tendenza che è a livello globale. Gli sport vengono legati al fattore ‘gioco’ ma si trova anche una parte di utenti che guardano e basta. Esistono anche 1 su 3 fan detti ‘avidi’ che vogliono sempre nuove informazioni.

Raffaele Caccia, campione di FIFA, ha parlato di come è iniziata sua vita da giocatore di FIFA, giocando nel dicembre del 2018 e diventando campione nel 2019. Tutt’ora Er Caccia, questo il suo nickname, è vicecampione e con l’ultima vittoria ha ottenuto 500.000 mila dollari. Ci sono anche ragazze che giocano a Fifa però i più allenati e abituati, secondo lui, sono generalmente i ragazzi. Ha anche anche dell’interesse nel diventare un giornalista sportivo, che si può avere a qualsiasi età.

A conclusione della giornata si è detto che il giornalismo sportivo durante la pandemia ha sofferto ma che grazie ai social, oltre a fare amicizia, è possibile anche trasmettere messaggi importanti a tutti e soprattutto ai ragazzi che spesso non frequentano i media tradizionali.

 

Di Alessia Fabbian