La difficile guerra contro le mafie

     

Di Angela Mazzei

“Con le mafie si è scelto di convivere”. Questa è la prima frase a dare inizio al libro intitolatosi ‘Ossigeno Illegale’ di Nicola Grattieri e Antonio Nicaso. La mafia si è ormai radicata nei tessuti sociali, politici ed economici. La mafia fa parte della nostra quotidianità, dal nostro mattino nel momento in cui andiamo a fare una colazione in centro alla cena in un bel ristorante.

La mafia è talmente ben organizzata che riesce a intromettersi ormai in qualsiasi affare da cui possa trarre profitto. Questo spirito di continua innovazione e adattamento ha fatto sì che essa potesse trattare di qualsiasi progetto in qualsiasi settore dal metallurgico all’alimentare. L’organizzazione criminale è diventata cosi apparentemente indistruttibile nel corso di secoli,  anno dopo anno, a passo con i tempi. Essa se pur possa sembrare inattiva o momentaneamente sconfitta dalla giustizia in qualche arco di tempo, in realtà è più attiva che mai mentre studia e crea stratagemmi per proseguire.

Ma allora come è possibile sconfiggerla? Nel passato la giustizia ha sganciato duri colpi al cuore di questa organizzazione ma senza mai riuscire a distruggerla del tutto, bastava qualche mese che il fenomeno si ripresentava con un nuovo capo al comando e sotto altre spoglie, come un camaleonte. Falcone e Borsellino avevano trovato un modo efficace che riuscì a destabilizzare molto la mafia, ovvero seguire la scia dei soldi, quindi i conti bancari. Ma ormai la mafia sembra aver capito lo stratagemma ed ha cambiato modo di agire.

Il segreto potrebbe consistere nell’entrare a stretto contatto con essa sotto copertura,  in modo tale da poterla studiare da vicino e poterne prevedere i passi successivi. La guerra contro la mafia non terminerà tanto presto, anzi forse siamo solo all’inizio di un nuovo scontro.