Un viaggio senza social network è come…

 
Capiamo come è cambiato il settore turistico tra social e pandemia 
L'influenza dei social è ormai preponderante nella vita di ognuno di noi, e non può di certo mancare in viaggio. Instagram, Pinterest, Twitter sono solo alcuni dei numerosissimi social utilizzati che permettono di rimanere aggiornati e in contatto con il mondo. Ma non solo, perché il boom dei social da un po' di anni ha indotto operatori turistici ad innovarsi, attuare nuove strategie per essere presenti proprio dove potrebbero esserlo i loro potenziali ospiti.  

Quali sono stati gli effetti della pandemia sul turismo?  
Da ormai due anni a questa parte lo scenario mondiale legato al turismo è drasticamente cambiato, con impatti rilevanti soprattutto in quei Paesi che, come l’Italia, hanno sempre avuto una forte vocazione turistica. La pandemia, infatti, ha originato una crisi che ha colpito violentemente tutta la filiera italiana del turismo, provocando perdite molto nette/evidenti per le attività delle agenzie di viaggio, dei tour operator, del trasporto aereo, degli operatori che lavorano alla realizzazione di fiere e congressi, delle strutture ristorative. In un paese come l’Italia, nota per essere una dimora culturale di estremo valore, in quanto ricca di luoghi storici, città d'arte oltre che paesaggi sorprendenti, il danno e la sofferenza sono stati drammatici.  

La modernizzazione in atto nel settore turistico  
Il marketing turistico è radicalmente cambiato grazie ai social e alle piattaforme digitali che permettono alle strutture turistiche di ricevere prenotazioni e recensioni e di mettere in mostra la propria identità lavorativa in modo obiettivo, realistico, e convincente, affinché la richiesta del cliente venga soddisfatta e che emerga il genere di ambiente che quest’ultimo ricerca sul web. Proprio per questo motivo è estremamente necessario che ciascuna struttura si modernizzi per battere la concorrenza, non solo tramite la presenza ma dedicandosi assiduamente ai profili social che rappresentano una vera e propria copertina della propria attività, accumulando sempre più clienti. Dunque, il settore turistico in questo momento è una potente metafora ai cambiamenti socio-economici e comunicativi in atto, in quanto riflette a pieno il nuovo livello di complessità della società e, poiché il turismo è una parte del sistema economico, ha subito nel tempo dei cambiamenti sostanziali che lo hanno reso uno degli ambiti più rilevanti per l’economia. Inoltre, lo spostamento dell’attenzione dal prodotto in sé alle dimensioni simboliche più profonde legate al consumo si fa ancora più evidente nel caso del prodotto turistico, il quale fa della dimensione esperienziale l’aspetto centrale e imprescindibile del suo business. L’evoluzione del turismo va vista, quindi, in omologia con la società e con la comunicazione, ed è proprio la rete a definire questa evoluzione con una serie di pratiche comunicative che rendono l’utilizzo dei prodotti turistici sempre più attivo ed esperienziale. Internet ha innescato un rapido processo di disintermediazione del mercato turistico ed è diventato il principale marketplace dei prodotti turistici, ma soprattutto è il luogo che ridefinisce il rapporto fra individuo e società a partire dal cambiamento di senso della posizione nella comunicazione degli individui, i quali, non sono più oggetti passivi della comunicazione di massa, ma soggetti attivi che generano e condividono contenuti. Il prodotto turistico, per sua natura, si presta ad essere venduto e acquistato a distanza e senza la possibilità di farne esperienza diretta prima dell’acquisto. Nessuno pretende di provare il letto di un albergo prima di prenotare un soggiorno e proprio perché non è possibile sperimentare in anticipo con i propri sensi l’oggetto del nostro acquisto ci si affida alle recensioni. Fino a non molto tempo fa il processo di progettazione di un viaggio o una vacanza avveniva quasi esclusivamente attraverso la mediazione di agenzie di viaggi e tour operator, i quali si facevano garanti della qualità delle strutture ricettive, delle località, delle compagnie e dei servizi, guidando i turisti nella scelta del prodotto più adatto alle loro esigenze all’interno dell’offerta turistica proposta. Oggi, grazie ai social, tutto è cambiato: agenzie e tour operator hanno dovuto rivedere il loro ruolo alla luce dei cambiamenti che Internet ha portato nel modo di viaggiare, di percepire i luoghi e di fare scelte di consumo. Possiamo dire che il turismo è, dunque, uno dei settori più interessato dai processi di disintermediazione operati dal web.  

Articolo di Creati Valentina, De Cristofaro Raffaele Maria e Scarfò Lavinia 
Liceo Giulio Cesare di Roma