Coco Chanel: icona di stile

Gabrielle Bonheur Chanel, nata nel 1883 e morta nel 1971, fu una donna straordinaria. Conosciuta ancora oggi grazie alle sue invenzioni nel campo della moda, fu una grande attivista per i diritti delle donne. “Ho restituito la libertà alle donne, al loro corpo che sudava sotto i pizzi, i corsetti, i bustini e tutte le inutili imbottiture“.

Il famoso soprannome “Coco” nacque grazie ad una canzone che cantò al Caffè Concerto La Rotonde: “Qui qu’a vu Coco”. Il suo amante Étienne Balsan, che la conobbe quel giorno, la chiamerà sempre Coco.

Leggeva spesso “Cime tempestose” di Emily Bronte e amava mangiare formaggio e crackers accompagnati da un contorno di fagioli. I suoi colori preferiti erano il nero, il beige e il bianco. Questa passione per i colori più semplici la ritroviamo anche nel suo modo di vestire. Abbandona i colori pastello e sottolinea, con i suoi colori preferiti, i concetti di eleganza e semplicità.

LA RIVALITA’ CON ELSA SCHIAPARELLI

Elsa Schiaparelli e Coco Chanel parteciparono ad uno dei tanti balli dell’alta società parigina degli anni Trenta. Le due stiliste si detestavano a tal punto che Chanel, chiedendo alla rivale di ballare con lei, ne approfittò per spingerla contro un candelabro. Il fuoco fu spento ma la Schiapparelli venne spruzzata di soda dagli ospiti divertiti.

LE CARATTERISTICHE

Chanel portava sempre due bracciali, sui quali spiccavano 2 grandi croci di malta in ametiste, smeraldi e tormaline. Queste croci le furono regalate dall’amante Dmitrij Pavlovic, cugino dello zar Nicola II e discendente dei Romanov.

Le iconiche doppie C incrociate, che diventeranno il simbolo della Maison e dello stile Chanel, vengono prese in prestito dalle vetrate dell’abbazia di Obazine, dove Coco trascorse la sua infanzia.

L’ABBIGLIAMENTO

Fu la prima a portare nel guardaroba femminile il pantalone e una giacca da utilizzare tutti i giorni. Con lei nascono l’abito nero da cocktail e un pigiama comodo ma al contempo elegante. Decise di realizzare un pigiama in seta affinché le donne, nel caso in cui avessero dovuto abbandonare le case al suono delle  sirene antiaeree, potessero scendere in strada senza perdere il loro fascino.

Realizzò la prima borsa a tracolla, la famosa Chanel 2.55, ispirandosi al modello maschile che utilizzava il nobile inglese Arthur Capel. Per la lavorazione matelassé si ispirò ai cuscini del divano nel suo appartamento al 31 di Rue Cambon.

IL MONDO BEAUTY

Creò un impero grazie al suo famosissimo profumo Chanel n° 5. “Una donna senza profumo è una donna senza futuro“. Questa fragranza rivoluzionò il mondo olfattivo dell’epoca; per la prima volta venne fatto uso di molecole di sintesi, chiamate Aldeidi, in grado di rendere il profumo vibrante e persistente. Nel concepimento di questa leggenda, Coco pensò ad una landa ghiacciata dove si arrivava per ammirare l’aurora dopo un viaggio rocambolesco.

Il debutto nella cosmesi avvenne molto tempo prima del lancio del leggendario profumo. Coco, infatti, aveva già elaborato una lozione dalle proprietà miracolose, un lenitivo per le pelli arrossate e perfetto dopo la rasatura, forse il primo prodotto unisex. Venne utilizzato dall’Imperatrice Eugenia, una delle donne più eleganti d’Europa, e da suo marito Napoleone III.

Chanel è stata anche la prima donna a pensare all’abbronzatura come strumento di bellezza, prima di allora il fattore estetico era infatti associato al candore e quindi ad una pelle bianca. Questa tendenza è nata quando Chanel, in vacanza a Juan-les-Pins, si espose al sole assumendo un vivace incarnato, venendo poi imitata da tutte le altre donne influenti.

di Giulia Di Paolo

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