La morte – racconto breve di Gina Watson

È notte nel grande appartamento, il buio si è insinuato in ogni angolo della stanza. L’aria nera della notte, come un turbine invisibile nel cielo. La mancanza di luce è forse il riflesso dell’assenza dei sentimenti, delle parole, delle emozioni. 

Keanu apre gli occhi e non vede niente. Cioè è tutto nero, vede il buio. Ha, per prima cosa, tentato di allungare una mano verso l’interruttore della luce: quella mano trema perché non si è svegliato per casualità. Keanu è sicuro di aver sentito qualcosa, forse un rumore che proveniva da una stanza non indentificata. Un rumore che in piena notte non si dovrebbe sentire in una casa piena di persone che dormono. Un piccolo colpo sul legno del pavimento ben lucidato. Alcuni minuti passano, sembrano ore ma il rumore non si ripete. Pensa di aver sognato ma il buio intorno rimane.

Cerca di convincersi di averlo sognato, cerca di concentrarsi sul suono del respiro della sua lei, che si sente appena. Quando sta per chiudere le palpebre, il buio per un attimo palpita. Adesso, ha tutti i sensi allertati al massimo. A terrorizzarlo è un attimo dopo ciò che tocca; il suo petto che si alza e abbassa con un ritmo elevato per la tensione, sente una pressione, leggera da principio ma poi sempre più forte. Sente come il buio si posi sul suo petto e lo prema, il corpo del buio ora si fa sempre più presente, e preme e preme. Il peso sul suo petto gli impedisce di respirare, il suono che sente è quello del suo stesso respiro che passa dalla bocca ai polmoni sempre con più fatica. Keanu sta per cedere, sente che il terrore è più grande di lui, capisce che il buio sta entrando dentro di lui che lo sta prendendo, strappandolo dalla vita per portarlo in un incubo senza fine. Il cuore batte impazzito, calde lacrime di paura gli escono dagli occhi ciechi, quando al suono si aggiunge anche l’eco lontana di una voce demoniaca che ride.

L’uomo sente dita scheletriche affondargli nell’anima per prendere la vita calda che ancora si nasconde dentro di lui, sente che non ce la fa più ed è pronto a lasciarsi andare. Il mondo non è mai esistito, in questo momento niente esiste. Solo il terrore che il buio gli provoca, è completamente paralizzato e solo. Un attimo dopo tutto si ritrae, l’aria fredda della notte gli entra nei polmoni. Il silenzio ha preso il posto di quel suono delirante. Il buio terribile si è ritratto. 

L’ha lasciato, Keanu ha sentito accanto al suo, il caldo piede di Gina e si è salvato.