Grido Cineteatro: intervista agli organizzatori

foto di Ilaria Sputore

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Pierluigi Garone e Giorgia Berardi, due ragazzi che hanno frequentato il Liceo Scientifico di Vasto e che ora lavorano insieme nell’azienda Mpa. La Mpa è un’ azienda che opera dal 2017 nel mondo dello spettacolo, dell’istruzione culturale e dell’audiovisivo. Il marchio MPA nasce come acronimo di Music Player Academy e negli anni, dopo un intenso lavoro di diversificazione e di identificazione, viene affiancato alle sotto categorie Mpa event, Mpa theater, Mpa music perfomers arts.

Da un’idea di Pierluigi Garone, la MPA è il risultato del suo percorso formativo e lavorativo nel mondo della sonorizzazione per cinema e tv nella didattica musicale, nell’organizzazione di eventi e nella discografia musicale. Il progetto nasce con l’intento di riportare l’esperienza acquisita nelle grandi metropoli in provincia, luogo fertile e ricco di fermento culturale dove il rapporto umano emerge. Il 13 Settembre 2017 si aprono le porte della MPA (Music Player Academy) un’accademia di musica e teatro, innovativa e moderna, che offre corsi e laboratori per tutte le età (dai 3 ai 65+ anni). La sede della MPA è anche sede legale ed operativa della Garone Records, etichetta discografica nata nel 2021 che opera nella commercializzazione di prodotti fonografici e nella produzione di artisti. Non solo produzioni musicali ma anche cinema e teatro, che vedono coinvolti esterni, docenti e gli allievi più meritevoli, attraverso casting.

IL CINETEATRO

Il vostro nuovo progetto è incentrato sul cineteatro, in quale occasione è nata questa passione?

È nata a ridosso della pandemia -dice Giorgia-. Stavamo ideando un progetto simile a questo, doveva essere molto più grande e al di fuori del teatro, ma che combaciasse con tutto l’aspetto artistico che lo caratterizza. Non doveva essere al chiuso, l’avevamo concepito come un evento estivo da rappresentare all’aperto, nel centro storico. Quando è arrivato il covid avevamo già iniziato a lavorarci e a pensare su come strutturare bene tutta la rassegna. In concomitanza è arrivata la possibilità di prendere in gestione il teatro Madonna dell’asilo, dove abbiamo già inscenato altri spettacoli teatrali e facciamo lezioni di recitazione. Siamo un’accademia di musica e teatro e collaboriamo con la compagnia Stabile del Molise. Quando il covid ha riaperto le porte alla cultura abbiamo iniziato ad inscenare degli spettacoli. Lì è scattata l’idea di fare questa rassegna che avevamo già idealizzato e pensato di spostarla dentro al teatro.

È più teatro che cinema, da lì nasce l’idea di chiamarlo Cineteatro. Negli anni Cinquanta e Sessanta c’erano le sale cinematografiche, ma non erano come le sale che intendiamo oggi, quindi è un ritorno alle origini del cinema e del teatro. Abbiamo deciso di chiamarlo “Grido Cineteatro perché Michelangelo Antonioni, uno dei più grandi registi italiani, ha realizzato “Il grido”. Il nostro è un grido alla cultura, che la pandemia ha massacrato di più.

Il progetto di cui lei parlava- aggiunge Pierluigi- era un contest a livello nazionale. Doveva essere un festival di cortometraggi e di videoclip e si doveva chiamare “Grido film festival”. Non c’è stata la possibilità di realizzarlo perché era l’estate in pieno covid. Dall’11 ottobre, quando è tornata la capienza totale nelle sale teatrali e cinematografiche, abbiamo deciso di ridimensionarlo e di farlo solo per Vasto e per gli utenti in zona. Speriamo di poterlo realizzare nell’estate 2022. Il progetto attuale inizia il 13 novembre e dovrebbe finire il 30 aprile per avere le giuste tempistiche ed organizzare per fine luglio il progetto iniziale.

LUCIO DALLA

Il primo punto del vostro programma è dedicato a Lucio Dalla, cosa vi avvicina all’artista?

Lucio Dalla –dice Pierluigi- non è stato solo un cantautore, ma anche un poeta, è stato un personaggio espressivo a 360°. E’ stato anche un collezionista, era un appassionato di arte in generale. Abbiamo pensato di partire con questo spettacolo incentrato su di lui perché, secondo noi, racchiude diverse arti, quella del cantare, del recitare e di raccontare la vita intensa di un grande personaggio. Aveva diversi amici non solo sul fronte musicale, ma anche attoriale, quindi era vicino anche alle altre discipline artistiche. Era un artista a tutto tondo.

GLI SPETTACOLI

Nel vostro programma troviamo tre rappresentazioni teatrali e due film che affrontano diverse tematiche, perché avete scelto proprio queste?

La prima visione cinematografica -continua Giorgia-, “Onward- Oltre la magia” è mirata per i bambini, ma in realtà i film della Pixar sono anche per adulti. L’altro film, “Resistance- la voce del silenzio” è su Marcel Marceau, uno dei più grandi attori del cinemaMondo insieme a Charlie Chaplin. È stato molto importante per il suo periodo storico, ci troviamo a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale. Con la sua arte è riuscito ad aiutare e e a salvare i suoi compagni cercando di portarli oltre la bruttezza di quel periodo. È un film più adatto agli adulti, ma anche gli adolescenti dovrebbero guardarlo per comprendere meglio quel periodo. Il teatro e il cinema sono anche occasioni per capire quello che è stata la storia, i film sono uno specchio di quei periodi che ci hanno influenzato. Il primo spettacolo teatrale è “C’era un omino piccolo così”, incentrato, come abbiamo detto prima, su Lucio Dalla.

Noi non siamo mai stati abituati -interviene Pierluigi- ad andare a teatro, quindi abbiamo pensato a delle offerte artistiche che, nonostante siano leggere, possano avvicinare con calma gli utenti ad entrare in un teatro. Questi spettacoli sono abbastanza variegati per questo motivo. Lo spettacolo su Dalla attira maggiormente la persona appassionata di musica. Il secondo spettacolo, “Magicomio- tra magia e comicità” è incentrato su Francesco Scimeni ed è più adatto alle famiglie a ai più piccoli. Questo personaggio è un grande appassionato di pellicole cinematografiche, ciò ci ha affascinato molto.

Il terzo, “Parlami d’amore” -conclude Giorgia- è una storia d’amore che mette in luce le problematiche della relazione che tutti possono vivere. Nello specifico è centrato contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre, e abbiamo deciso di omaggiarla e di farci sentire anche noi. Per fare ciò abbiamo scelto di portare in scena Nathalie Caldonazzo e Francesco Branchetti, due grandi artisti del teatro. Come ha detto prima Pierluigi, cerchiamo di essere omogenei e di abbracciare più target in modo tale che chiunque possa accedere al teatro e non sentirsi fuori luogo, visto che non siamo abituati.

IL CINEMA

Grido Cineteatro” è il nome del progetto, il vostro è un grido per cercare di riaprire il cinema Corso di Vasto?

Non possiamo sostituirci al cinema -afferma Pierluigi-. Il cinema è strutturato in maniera tale da offrire un determinato servizio in maniera consona. Noi sicuramente non saremo da meno a livello qualitativo, ma non siamo la sua sostituzione. Il nostro non è solo un grido per riaprire il cinema, ma anche un grido di sensibilizzazione verso tutta Vasto, soprattutto verso i ragazzi, alla cultura. Il nostro è un grido nazionale, in molti durante la pandemia hanno combattuto per la riapertura dei teatri e per avere più attenzione sul tema della cultura. Noi lo stiamo facendo nella nostra città, ma speriamo di riavere anche una risonanza a livello nazionale.

Noi della redazione Mattioli’s Chronicles speriamo che i due ragazzi riescano a realizzare i loro obiettivi. Potete trovarli sulla loro pagina instagram e facebook @gridocineteatro.

di Giulia Di Paolo