Seconda E – Diario di bordo UNA PICCOLA GRANDE PAROLA

Ogni emozione è rappresentata da un colore: la felicità ha il giallo, la rabbia il rosso, la tristezza il blu e via dicendo, ma solo una non può essere descritta. Questa emozione non ha nemmeno un nome ma viene racchiusa nella parola ”amore”.

L’amore è l’unica emozione che non ha solo un colore, ma tutti.

Il mondo associa l’amore a varie sfumature di rosso, ma secondo me non è così. L’amore infatti ha così tante sfaccettature da poter esser associata solo all’arcobaleno.

L’amore non è solo nel ”Vissero felici e contenti” alla fine di una fiaba, non è quello nei film né tantomeno quello mostrato sui social.

Illustrazione di Angelica Soldani, II E

L’amore non è solo contatto fisico, ma è azioni gesti e sensazioni che non puoi descrivere.

L’amore è quando il tuo posto sicuro è una persona e viceversa.

L’amore per tanti esiste e per tanti no, ma ne esistono talmente tanti tipi che è difficile non crederci mai.

L’amore è anche amicizia, anche  se vissuto in una maniera più leggera. L’amore in amicizia è quando, per esempio, quando stai bene solo in compagnia di lui o lei e sai che avrai sempre una spalla su cui piangere, in cui dai e ricevi senza pretese.

L’amore è sopratutto quello per se stessi.

Se non ti ami non potrai mai amare qualcun’altro ed è una cosa che purtroppo mi perseguita particolarmente.

Tutti parlano della “leggenda del filo rosso”, l’esempio più semplice quando si parla di questa strana e bella sensazione.

Tanti trovano il loro filo rosso presto, tanti tardi e tanti altri non lo trovano proprio, disperandosi nella maniera più totale.

Io non so se lo troverò mai, ma se non sarà così mi guarderò allo specchio e dirò ”ti amo”, sentendomi finalmente completa, o magari sarò fortunata e dirò queste parole ad un’ altra persona.

Amare vuol dire essere complici.

Amare vuol dire capire che non sempre si è perfetti.

Amare vuol dire mettere al primo posto una persona, anche prima di te stesso.

Anche se purtroppo l’amore non è sempre ricambiato ed è qui che viene associato al blu.

Amare vuol dire andare oltre all’aspetto fisico.

Amare vuol dire  leggere l’anima di una persona.

Amare vuol dire incidere un nome sul tuo cuore e lasciarlo lì fin quando non lo consuma.

Dire ”ti amo” oramai è una cosa scontata ed è uno stupido errore di questa generazione.

”Ti amo” si dice molte volte nel corso della vita, ma quante volte lo si sente dentro?

L’amore ti consuma.

L’amore ti consuma l’anima ed il cuore, esso arriva a farti provare le pene dell’inferno.

La persona che ami può renderti felice ma allo stesso tempo ti può distruggere.

L’amore si accetta.

Non puoi scegliere di chi innamorarti e questa cosa porta ad effetti colloaterali non insignificanti.

Non puoi scegliere la persona giusta, anzi probabilmente, tra tutte quelle che amerai, sarà colei che si meriterà tutto quello che le darai.

L’amore ti toglie tutte le forze, ti porta a dar tutto ad una sola persona.

L’amore porta al cuore spezzato, che è complicato da curare.

Il cuore spezzato è la cosa più dolorosa che esista e non esiste cerotto che lo possa riparare.

L’amore è una malattia.

Ti accorgi di essere malato troppo tardi e ormai le forze per andare in un ospedale non ci sono più.

Ti accorgi di avere la cura di fianco, ma la butti pur di passare un minuto in più con quella persona, poi chiudi gli occhi e non li apri per molto tempo. 

Ti risvegli dopo tanto, in un letto sconosciuto e solo, completamente solo.

La ferita rimane aperta e il tuo cuore necessita amore, ma ormai è troppo tardi e sei sul fondo del bicchiere.

Ma l’amore è anche questo.

Anche se ormai dare il tuo cuore in mano ad una persona è un’abitudine.

Non esiste un’età giusta o sbagliata per amare, ma si deve capire il suo significato e le sue complessità.

L’amore non si insegna, non si studia, non s’impara, si capisce.

Una volta che lo capisci  hai il cuore libero e voglioso di amare, ma attento! Sentirai le farfalle svolazzare nel tuo stomaco, ma non esiste un insetticida che le possa ammazzare… E quando le loro ali si spezzeranno farà male, fin troppo. 

Ma ora non pensarci, ti aspettano quaderni da riempire con il suo nome, quindi cosa aspetti?

Anita Stoppa, II E