Laboratorio di Arte Italia- Magna Grecia

 

La classe 1 Q del Liceo Quadriennale delle Scienze Applicate giorno 19 Ottobre  ha iniziato un percorso di conoscenza del territorio dal titolo “Italia-Magna Grecia” con un’uscita didattica ad Agrigento,  accompagnati dalle docenti di Arte , prof.ssa Elisabettà Ciracò , e di Italiano, prof.ssa Sonia Ternullo. Ecco alcune riflessioni degli alunni sull’attività laboratoriale.

Il 19 ottobre 2022 è stata una giornata significativa, dopo quasi due anni di chiusura e restrizioni abbiamo partecipato alla nostra prima uscita didattica, per conoscere il nostro territorio presso la valle dei templi e il museo archeologico Pietro Griffo. È stata un’esperienza interessante e costruttiva, che mi ha dato l’opportunità di vedere dal vivo una parte della Sicilia che avevo studiato solo sui libri. Ammirare da vicino i templi: della Dea Era, di Ercole, della Concordia e di Zeus è stato entusiasmante: edifici imponenti e grandiosi che dimostrano l’ingegnosità dei Greci. Il laboratorio inoltre è stato arricchito dalla visita al museo “Pietro Griffo” dove abbiamo potuto osservare da pochi metri, reperti storici e la grande statua che rappresenta Atlas, la divinità greca. Ho capito, che osservare da vicino ciò che si studia rende il tutto molto più interessante.    

Gabriele Caramagno

Tramite questa esperienza ho potuto scoprire una faccia della mia terra che, fino a ieri, consideravo sopravvalutata. Invece, in poche ore, ho potuto ricredermi e capire la maestosità dei templi antichi e dei Greci in generale. Grazie a questa scuola innovativa quale é il quadriennale ho potuto vivere questa esperienza inedita e spettacolare.

Stefano Di Fazio

Molto spesso, quando sono andata nei musei o a vedere delle mostre, mi sono annoiata molto e non credevo fosse molto interessante. Con la guida che però c’è stata, quando abbiamo visto i templi, mi é sembrata una cosa molto interessante e divertente. É stata una giornata indimenticabile.

Michela Valvo

Questo laboratorio didattico ha segnato in positivo l’inizio della nostra nuova esperienza scolastica, e poi proprio la Valle dei Templi, località nostrana, ci da consapevolezza del fatto che anche nella nostra regione ci sono mille cose da conoscere.

Giuseppe Tramontana

Abbiamo fatto una lezione davvero particolare alla Valle dei templi, ad Agrigento. È stata molto interessante, molto coinvolgente ma anche divertente. Io personalmente ero già stata in questo sito archeologica, ma non l’avevo visto nel modo di oggi, cioè con la giuda, quindi ho imparato molte cose che non sapevo. Spero di rivivere presto un’esperienza simile anche perché ha fatto sì che noi, come classe, ci unissimo ancora di più.

Alice Carta

Grazie alla visita della Valle dei Templi e del Museo “Pietro Griffo” di Agrigento ho capito che anche un piccolo granello può aiutare a scoprire la cultura e i vari avvenimenti di moltissimi anni fa. E se oggi siamo a conoscenza di cosa fossero fatti i templi, a cosa servissero le favisse, cosa siano tamburi, abacchi, echini, santuari  è grazie a persone che lavorano per riportare a nuova vita ciò che resta delle civiltà che costituiscono parte di noi. Sapere di aver davanti a sé oggetti di vita quotidiana degli antichi dona un’emozione unica, un collegamento tra presente e passato: un’immagine sublime.

Daniele Gaeta

Con  il laboratorio scolastico, che ci ha permesso di accedere al parco archeologico di Agrigento, nell’antica Akragas, abbiamo ampliato le nostre conoscenze sulla storia del territorio e degli avvenimenti che vi si sono svolti qualche millennio fa.  La colonia risale al 587 a.C circa quando  i Greci decisero di impadronirsi di questo territorio poiché molto fertile e vicino al mare e ciò permetteva il commercio e vari contatti con la capitale. La città assumeva un impianto urbanistico regolare, a forma di scacchiera e la parte meridionale era dedicata alle costruzioni sacre. Seguendo la nostra guida abbiamo ammirato vari templi, da quello della dea Era, protettrice dell’amore coniugale, passando per quello della Concordia, trasformato poi in una chiesa dallo stile dorico dal vescovo Gregorio, ammirando il tempio di Ercole, il quale aveva le colonne più larghe, così da dare un effetto meno slanciato,fino ad arrivare  a quel che rimane dell’immenso tempio di Zeus, il padre degli dei. In questa struttura imponente vi erano varie statue e infiniti particolari che lo rendevano unico, per poi terminare il nostro viaggio ammirando gli scarsi resti del santuario di Demetra e la figlia Persefone. Dopo una breve pausa abbiamo raggiunto il museo e continuato ad ammirare tutto ciò che gli studiosi avevano rinvenuto nel corso degli anni. Osservando tutti i manufatti, non passano inosservati i dettagli, curati minuziosamente, e le tecniche lavorative usate che rendono anche delle semplici tazze delle incantevoli e inestimabili fonti di quel che oggi è la periferia di Agrigento.

Lamia Carmen

A me è piaciuto molto il viaggio a scopo educativo che abbiamo effettuato oggi, perché sono riuscito a scoprire di più sulla nostra magnifica Sicilia, imparando allo stesso tempo usi e costumi delle colonie greche e romane, tutto ciò grazie alle opere fin’ora rinvenute. Ritengo incredibile che dopo migliaia di anni parte delle strutture sia rimasta integra

Azzoppardi Milo