#semprelibera, flashmob contro la violenza sulle donne

Foto di Ilaria Sputore

Oggi 25 novembre, nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ragazzi e ragazze del Polo Liceale Mattioli, Pantini-Pudente e Mattei, si sono impegnati in un imponente e significativo Flashmob #semprelibera, in piazza Barbacani, uno dei cuori pulsanti della nostra città. È la professoressa Giovanna Santangelo la referente e anche l’ideatrice di questo bellissimo lavoro che ormai da giorni ha tenuto impegnati noi ragazzi alla ricerca di idee innovative, artistiche e, allo stesso tempo, in grado di dare un messaggio forte come quello contro la violenza di genere.

Dopo esserci confrontati, abbiamo deciso di unire alla danza anche momenti di lettura e pittura. È stato scelto come brano “Ameno” degli Era. La coreografia è stata ideata da Alice Pardi (3B) che, con pazienza e dedizione, si è occupata di mostrarla e farla arrivare a tutti i partecipanti. Giorni di prove, di modifiche e di adattamenti. Con la creatività, Alice è riuscita a cogliere in pieno l’obiettivo dando a tutti la possibilità di potersi esprimere liberamente. Non da meno il talento di Cristina Antonacci (3C) che, durante l’esibizione, ha realizzato una tela sul tema della violenza, tela donata poi all’Assessore alle politiche giovanili Paola Cianci. L’assessore Cianci insieme al sindaco Francesco Menna e alla presidente della Consulta Giovanile Marta Del Negro, hanno evidenziato l’importanza di iniziative come quella di oggi.  Non esiste solo la violenza fisica, c’è anche quella verbale e psicologica. Le donne subiscono violenza anche da una società che non le ascolta e che rimane indifferente.

Tre le letture a conclusione dell’evento per evidenziare il senso di questa mattinata. Abbiamo messo in atto tutte le nostre energie per esprimere in modo alternativo la nostra denuncia contro  gli stereotipi, la privazione arbitraria della libertà, la violenza.

Il Flash mob lo avevamo presentato in anteprima martedì 23 novembre presso il nostro Istituto, mostrando a tutti gli alunni del Polo Mattioli la nostra proposta di sensibilizzazione riguardo l’argomento. Ringraziamo  ancora una volta la nostra professoressa per averci dato questa splendida occasione e per averci fatto sentire parte di un evento che porteremo per sempre in noi.

Mani aperte che si cercano, si incontrano, si stringono;

mani “legate” alle braccia che salgono e si allontanano;

mani sul volto, forse carezze…ma non sempre;

mani chiuse che custodiscono…ma spesso nascondono:

dolcezza o forse dolore, rabbia.

Mani in croce.

Una mano può reggere, tenere, salvare.

Due mani possono di più.

Ilaria Sputore