Tg Scuola – Edizione del 26 novembre 2021

Giornata sicurezza nelle scuole, Bianchi: Più di 3 mld per riqualificazione

Tre miliardi e 120 milioni per la messa in sicurezza e la riqualificazione delle scuole e per interventi a garanzia della didattica in presenza. Sono i fondi autorizzati dal ministero dell’Istruzione, ricordati dal ministro Patrizio Bianchi in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole. “Le scuole sono il centro del Paese, ha detto Bianchi aprendo la riunione dell’Osservatorio per l’edilizia scolastica- Una scuola sicura è una scuola che accompagna le nostre studentesse e i nostri studenti nel loro percorso di vita”. Per celebrare la Giornata il ministero ha anche lanciato il contest ‘Sicura solo se si ha cura‘, una campagna per sensibilizzare studentesse, studenti e personale scolastico sul tema della cultura della sicurezza negli istituti, della prevenzione dei rischi e della cura per gli spazi che si vivono.

Al via il progetto sperimentale ‘Uniti per la scuola’

Studenti come attori e docenti come registi. Il cinema arriva nelle scuole italiane non come materia di studio ma per introdurre nuove prospettive didattiche che possano aiutare i giovani ad apprendere in modo diverso. È l’iniziativa sperimentale ‘Uniti per la scuola’, promossa da UNITA, (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo); Accademia del Cinema-Premi David di Donatello e Alice nella Città e presentata dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi con il ministro della Cultura Dario Franceschini, nel Palazzo dell’Istruzione. Nella stessa occasione, è stato firmato anche un protocollo d’intesa per avviare un ampio percorso comune di formazione dedicata a studenti e docenti. A presentare il progetto, c’erano anche Vittoria Puccini, presidente di ‘UNITA’ e Pierfrancesco Favino, socio fondatore di ‘UNITA’, insieme a Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano-Premi David di Donatello; Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, di ‘Alice nella Città’.

Al ministero dell’Istruzione un flash mob per dire no alla violenza sulle donne

Un canto sofferto, che esprime il grido di aiuto delle tante donne vittime di violenza, ma che incarna anche la speranza di cambiamento espressa dalle nuove generazioni. Vestiti di nero, con sciarpe e mascherine rosse, i ragazzi e le ragazze dell’istituto cine-tv ‘Roberto Rossellini’ di Roma, hanno voluto celebrare così la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con un flash mob sulle scalinate del ministero dell’Istruzione che ha coinvolto anche docenti e famiglie. Anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha voluto salutare i giovani. “Opporsi in ogni modo alla violenza contro le donne vuol dire opporsi a qualsiasi discriminazione”, ha commentato Bianchi, che ha definito l’azione dei ragazzi “un gesto di democrazia vera che parte dalla scuola”. Il ministro ha incontrato anche i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al concorso nazionale ‘Il nuovo Codice Rosso’, promosso dal ministero dell’Istruzione e dal ministero della Giustizia, e ha visitato con loro la mostra allestita con alcuni dei lavori realizzati dai partecipanti.

Comando Militare della Capitale e studenti insieme per contrastare la violenza contro le donne

Partire dalle giovani generazioni per contrastare la violenza contro le donne e alimentare la cultura del rispetto. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne il Comando Militare della Capitale ha riunito nel Circolo Unificato Pio IX, uomini e donne delle Forze Armate, personalità delle istituzioni e studenti per riflettere insieme su come prevenire e contrastare la violenza di genere. Il Generale Rosario Castellano ha raccontato ai giovani presenti in sala le sue esperienze sul campo e gli stereotipi di genere che sopravvivono nei Paesi stranieri ma anche nel nostro. “Anche uno schiaffo- ha detto- è una violenza grave che non si deve sottovalutare”. Tra gli interventi anche quello della parlamentare Valeria Fedeli e della senatrice e presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul Femminicidio Valeria Valente. “Dobbiamo dare alle donne autonomia e libertà di scelta, e smetterla di colpevolizzare loro per le violenze che subiscono- ha detto Valente- Vinceremo questa sfida solo se riusciremo a cambiare i paradigmi culturali che sono molto più radicati di quello che possiamo credere”.