Lo sport più antico: il polo

Il Polo, sport che fonda le sue origini in Mongolia, fu giocato per la prima volta dagli imperatori dell’impero persiano in Asia Centrale. E’ chiamato lo “sport dei re” e a conferma di questa teoria una leggenda narra che lo stesso sovrano mongolo, Gengis Khan, lo amasse particolarmente. È probabile che la sua diffusione in Cina sia avvenuta proprio per merito suo a partire dal 1211. La prima prova documentata di questo sport risale al 316 d.C.

Il Polo è uno sport di squadra in cui due formazioni di quattro giocatori, in sella a cavalli e muniti di stecche di “bambù”, si fronteggiano con l’obiettivo di mandare la palla di legno attraverso due pali. Vince la squadra che segna più punti. Una partita è divisa in tempi detti chukker o chukka. I vari movimenti e lo stile rimandano alle battute di caccia nelle quali si inseguiva la preda a cavallo e la si colpiva a morte con un bastone.

La durata  di un tempo (chukker) va dai 7 ai 7 minuti e mezzo. Ogni giocatore deve cambiare cavallo ad ogni chukker; il cavallo lo si può usare  in due distinti tempi non consecutivi. Il gioco moderno si è diffuso in India durante l’impero Britannico, con il club fondato nel 1833, da allora in poi si diffondono vari club, ma solo nel ‘900 diventa ufficialmente sport olimpico. Oggi in Italia si gioca in più di venti campi, teatri di eventi internazionali. Lo stilista Ralph Lauren adotta come simbolo, nella sua collezione Polo Ralph Lauren, un giocatore di Polo sul suo cavallo.  

Carola Monte