I giovani, eredi del mondo

di Federica Gaudiano, 1°D

Solo il 6% dei giovani compresi  tra i 18 e 29 anni compiono attività di volontariato e in un mondo in cui i diritti dei più deboli sono sempre meno tutelati, il volontariato rappresenta un grande aiuto. Per cui noi giovani essendo unici eredi del mondo, dobbiamo rappresentare il futuro per questa importante forma di  attivismo.

 A Genova due giovani volontari raccontano la loro esperienza a Music for Peace, associazione di volontariato che si occupa di offrire aiuto a popolazioni estere e a famiglie sul territorio locale. 

 

Giulia, 20 anni,  è volontaria al Music for Peace da sette mesi. È arrivata nell’associazione ad Aprile 2021, insieme ad una amica. Il suo scopo era quello di  impiegare il tempo libero in qualcosa che potesse essere utile anche ad altri. Giulia si occupa principalmente di distribuzione. Questa attività consiste nel preparare pasti caldi, da donare ai senza tetto in luoghi come stazioni.

 “Perché fai volontariato e che cosa provi nel fare ciò?”

 “Faccio volontariato perché  è bello poter aiutare qualcuno più bisognoso, stare a contatto con le persone fa riflettere sulle diverse realtà che ci circondano e sul fatto che non tutti siamo fortunati allo stesso modo. Nel svolgere ciò provo piacere e soddisfazione e ora che ha iniziato non ho  intenzione di smettere per nessun motivo”.  

Abud è un altro giovane volontario in questa associazione, ha venti anni è palestinese. Finite le scuole superiori dalla Striscia di Gaza è riuscito ad arrivare in Italia per studiare lingue. 

“Come hai fatto arrivando dalla Striscia di Gaza a conoscere l’associazione? Che significato ha per te ciò che fai?”

 “Mio padre, in Palestina, collabora con  Music for Peace. Per cui quando sono arrivato a Genova conoscevo già l’associazione di cui poi sono diventato volontario. Per me fare volontariato significa fare un piccolo gesto, che se fosse fatto da tante persone, ognuna nel proprio piccolo, potrebbe diventare l’esempio di un qualcosa di grande per il bene dell’umanità e per il futuro”.