di Serena Biscari, 1D
Il semplice fatto di abitare in un posto ci rende cittadini, ma si può fare di più per rendere la propria casa un posto migliore.
I cittadini attivi si impegnano ad aiutare la propria città e le persone che la abitano e questo vale anche per molti giovani.
Tra questi c’è Chiara che si dedica al volontariato nella casa famiglia per persone con disabilità FA.DI.VI. e Oltre, in questa intervista ci racconta qualcosa in più:
–Da quanti anni fai volontariato?
Ho iniziato tre anni fa, a 15 anni, ma già da prima partecipavo ad alcuni eventi con mio padre, che è volontario da molti anni.
–Cosa fai come volontaria?
In particolare mi occupo della lettura; per un certo periodo di ogni anno ci incontriamo una volta a settimana e leggiamo insieme ad altri volontari un libro scelto in precedenza, una volta finito teniamo un incontro con i ragazzi che hanno seguito le letture per discutere del libro letto. Oltre a questo partecipo a eventi e gite organizzate dai volontari, uscite al cinema, cene, concerti e altro.
–Venerdì 29 ottobre hai partecipato ad una manifestazione dedicata a persone con disabilità, di cosa si trattava?
Era una manifestazione riguardo le barriere architettoniche per persone in carrozzina, hanno partecipato volontari, disabili, amici e parenti, abbiamo girato per Via San Lorenzo e i vicoli del centro storico di Genova passando nei vari negozi; bar, ristoranti, farmacie e altri chiedendo se fossero accoglienti, dato che, per le persone costrette in carrozzina, un gradino di entrata di un negozio è un ostacolo, chiedevamo se avessero a disposizione una pedana per permetterci di entrare.
–Perchè il volontariato è importante per te?
Secondo me è importante perchè penso sia giusto aiutare le persone come anche io vorrei essere aiutata in caso di bisogno, e quando si ha tanto, si può dare un po’ del proprio tempo per aiutare chi nella vita ha più ostacoli da superare.