SPEGNIAMO LA LUCE PER VEDERE MEGLIO

Al giorno d’oggi le problematiche più discusse riguardano l’ambiente e sono molteplici. Basti pensare ai vari tipi di inquinamento, alla deforestazione, all’estinzione di alcune specie animali. Esiste, però, una forma di inquinamento a cui spesso non si dà il giusto peso: quello luminoso, che provoca un’alterazione ambientale dannosa sia per  l’uomo che per l’ecosistema. L’Italia, in primis, ha sviluppato negli anni la percentuale più alta di inquinamento luminoso artificiale al livello mondiale.

Le cause. I cardini di questo problema derivano dagli impianti di illuminazione irregolari, i quali, oltre a produrre luce notturna, ne disperdono altrettanta in diversi modi, causando emissioni luminose inutili e dannose. Basterebbe fare due passi nel centro di qualsiasi città, per comprendere quanto ci riguardi da vicino questo tipo di inquinamento, considerando le insegne dei negozi costantemente accese, anche dopo la chiusura dei negozi stessi, i lampioni stradali, le illuminazioni di opere pubbliche, che rappresentano un costante consumo di elettricità. Anche la presenza dei satelliti lanciati nello spazio è tra le tante cause di inquinamento luminoso; la Via Lattea è, infatti, invisibile a oltre un terzo dell’umanità.

Nell’estate 2016 è stato pubblicato l’Atlante mondiale dell’inquinamento luminoso, secondo il quale il paese maggiormente esposto a questo genere di inquinamento è Singapore, dove la popolazione vive sotto cieli così luminosi da non riuscire ad adattarsi completamente alla visione notturna.

Effetti. L’impatto di questo fenomeno colpisce l’uomo in maniera particolare. Il nostro organismo è programmato per l’alternarsi tra giorno e notte e  l’aumento dell’inquinamento luminoso ha determinato negli anni un insieme di effetti negativi sulla salute dei lavoratori notturni, tra cui alterazione del ritmo cardiaco, depressione, tumori e diabete. Ciò è causato dalla errata produzione di melatonina e perciò dalla bassa qualità del sonno.

L’inquinamento del cielo ha conseguenze dannose anche per l’ecologia: il ritmo dell’organismo basato sulla regolarità di giorno e notte è fondamentale  anche per piante e animali, il cui ciclo vitale viene alterato per quanto riguarda  riproduzione, nutrimento e sonno.

L’uomo, introducendo l’illuminazione artificiale, ha interrotto un ciclo naturale, con ripercussioni gravi su molti biosistemi, provocando la morte di anfibi, uccelli, insetti e piante. Può capitare, in questo periodo dell’anno, che durante una camminata si notino grandi stormi di uccelli migratori, che sembrano riempire i cieli e cantare dolci melodie. Peccato che l’avvento delle luci artificiali causi una migrazione precoce o tardiva, facendo perdere le condizioni climatiche ideali per creare un nido e cibarsi. Gli uccelli che migrano o cacciano di notte si orientano grazie alla luna, spesso però si dirigono verso i paesaggi notturni della città,  e, ogni anno, migliaia di uccelli muoiono in collisioni con edifici inutilmente illuminati di notte. Nel caso  dei piccoli di tartaruga marina, alla schiusa è fondamentale che rilevino l’acqua del mare grazie al riflesso dell’orizzonte sull’oceano: moltissimi esemplari muoiono allontanandosi dall’oceano, diretti verso le luci artificiali.

Soluzioni all’inquinamento luminoso. Trovare i fattori di declino è facile, ma trovare delle soluzioni in un mondo così evoluto lo è ancora di più. Ecco tre soluzioni consigliate per alleviare il problema dell’inquinamento luminoso:

-Spegnere le luci superflue.

-Modulare l’intensità luminosa e dirigere la luce dov’è necessario.

-Utilizzare le luci attivate dai movimenti

Se tutti seguissimo queste semplici regole, otterremmo un ambiente più sano ed un risparmio energetico importante.

 

Enrico Spataro 5csp Liceo A. Volta RC