Intervista all’organizzatore del TEDxVasto Paride Rossi

Foto di Ilaria De Felice

In seguito all’evento TEDxVasto tenutosi sabato 4 dicembre, abbiamo avuto la possibilità di conoscere meglio colui che, da dietro le quinte, si è occupato dell’organizzazione generale. Di origini vastesi, dopo aver concluso i suoi studi presso l’Università Politecnica delle Marche e l’Università Ca’ Foscari a Venezia, Paride Rossi ha fatto esperienza come Account Manager presso FATER e Caporedattore presso Social Up. 

 

Hai frequentato il Liceo Scientifico Mattioli come noi, cosa ti ha lasciato di importante questo percorso scolastico? Ti ha consentito di sviluppare le tue attitudini? 

Sicuramente l’approccio scientifico, quindi la ricerca del metodo scientifico inteso come mettere in atto diverse prove per fare bene una cosa, mi ha aiutato molto nell’impostare la mia vita; ad esempio, prima di prendere una decisione, faccio una lista di pro e contro ed ipotizzo delle situazioni possibili. Nel mio percorso universitario, grazie all’approccio scientifico, ho persino “performato” chi aveva compiuto studi di ragioneria. L’approccio scientifico nel TED ha aiutato molto. Il Mattioli è una scuola perfettamente bilanciata dove si insegnano materie scientifiche ma anche tante materie umanistiche; questo, ad esempio, non avviene in altri Istituti. Nell’ambito del TED mi ha aiutato molto perché il TED ti chiede di pensare a eventi eterogenei che si rivolgono a un pubblico ampio. 

Ti sei laureato in Economia e Commercio per poi specializzarti in Amministrazione, Finanza e Controllo. Cosa ti ha portato dal tuo percorso di studi a diventare un organizzatore di eventi TEDx? 

Il percorso di studi in sé poco perché il mondo del lavoro si aspetta un neo laureato in economia abile non tanto nella gestione di eventi bensì di un team, ma questo all’università non ti viene insegnato ed è un qualcosa che si apprende nel tempo, stando in azienda. Frequentare l’Università ad Ancona e Venezia, lontano da casa, e l’avere sempre avuto voglia di organizzare eventi mi ha aiutato molto. Sin da quando sono uscito da casa per andare ad Ancona ero in associazioni universitarie per organizzare eventi, convegni di approfondimento. Il picco l’ho raggiunto a Venezia dove c’è una mentalità totalmente diversa da quella che aveva il Paride diciottenne a Vasto, ma che rivedo molto nella vostra mentalità: fare qualcosa per il territorio, approfondire i diversi temi senza aspettare che lo faccia qualcun altro. C’è molto spirito d’iniziativa e questo mi ha aiutato a potenziare e a prepararmi per organizzare l’evento TED a Vasto.

Come nasce il programma TED e quali obiettivi si pone? 

TED nasce negli Stati Uniti, intorno agli anni ’80, più precisamente nella Silicon Valley, dall’idea di alcuni compagni di studio per provare un nuovo format di evento, ossia parlare per 15/18 minuti di un tema invitando non solo il contadino ma anche l’economista, lo scienziato, l’attore, per conoscere i diversi punti di vista su di uno stesso tema con personalità totalmente lontane tra di loro. Dopo aver visto il successo iniziale, hanno provato a replicare l’evento TED nel resto del mondo e hanno fondato gli eventi TEDx. Queste manifestazioni ti danno l’opportunità di portare nella tua città un po’ di Silicon Valley. Vedere, l’altro giorno, centinaia di persone interessate all’evento a Vasto, in un luogo dove di sostenibilità non se ne parla o se ne parla poco, fa solo piacere. Immagino però che tutto questo è stato reso possibile solo grazie a quel brand che si vedeva sul palco. Un altro evento del genere non avrebbe avuto la stessa risonanza sia per una questione di brand ma anche per una diversa tipologia di organizzazione. La forza degli eventi TEDx consiste nel portare un format americano internazionale ovunque, un format unico nel suo genere  

Sabato 4 dicembre si è tenuto a Vasto un evento Tedx dell’iniziativa Countdown. Perché la scelta di portare proprio questa iniziativa qui a Vasto? 

L’essere uscito per studiare mi ha fatto capire quanto sia importante tenere strette le proprie radici perché “l’oro che luccica” non c’è solo a Milano, non c’è solo a Roma, ma c’è anche nel tuo territorio. Un evento così importante con questa tematica si collega anche a quello che è il mondo del lavoro perché se c’è surriscaldamento globale, una zona si impoverisce e dunque i giovani vanno via perché non ci sono opportunità.  Era importante portare sul palco le testimonianze locali. Penso a Valagro, una multinazionale che spesso noi non pensiamo di avere in casa, che non crea solo posti di lavoro ma anche un modo diverso di vedere le cose;  penso a Nicola Fossaceca, perché banalmente non si pensa ci sia una filosofia sostenibile in cucina. A San Salvo, nel suo piccolo, Fossaceca lo fa, non perché va di moda ora, ma lo fa da quando ha aperto il suo locale, e questo va oltre lo Slow Food. Il bello di questo evento è che tu non ti focalizzi solo su personalità importanti del territorio ma chiami da fuori personalità che possono portare idee che si possono replicare sul territorio. Cerchi un’idea ad esempio legata al fashion sostenibile sul territorio che crei posti di lavoro insieme a una nuova cultura: è un circolo vizioso positivo. Ovviamente sono legato al territorio perché credo in questo territorio e per il momento non voglio mollare. Qui entra un po’ in gioco la mia esperienza universitaria perché la tesi di laurea magistrale a Venezia l’ho fatta sull’innovazione sociale che nasce appunto sull’attenzione ai problemi sociali per creare valore sia economico che di benessere per le comunità e questo è un seme che può essere piantato nel lungo periodo. Già vedere aziende locali che credono in noi come sponsor è un bel traguardo.

Sei soddisfatto di ciò che hai realizzato finora e che progetti hai per il futuro? 

Ciò che porto più nel cuore è l’aver trovato dal nulla quasi 50 volontari uniti tra loro, completamente eterogenei, che hanno in comune una cosa: portare Vasto al centro tramite TED. Era una cosa che non pensavo fosse possibile, ma sapere che ci sono altre persone, oltre me, che pensano che Vasto meriti di più perché ha del potenziale, non è facile. Questo è quello che porto più nel cuore e che risulta essere la forza degli eventi. Per l’anno prossimo stiamo già lavorando al futuro evento che dovrebbe svolgersi d’estate. Come ogni volta, faremo dei brainstorming per scegliere il tema. L’evento di giugno sarà sicuramente un qualcosa di molto vicino a quello che è il problema cittadino. A giugno di quest’anno c’è stato “Remare”, per reagire alla brutta e triste situazione pandemica e pensare in maniera laterale a Vasto. L’anno prossimo l’evento sarà sicuramente sempre collegato a Vasto e avrà un link con il territorio. Il nostro obiettivo è che il TEDx diventi un faro per l’intera regione.

Quale messaggio vuoi lasciare a noi ragazzi ed in particolare ai diplomandi che si apprestano a gettare le basi per il loro futuro e a diventare cittadini attivi della nostra società? 

Sembra una frase fatta però uscite prima di tutto, se volete andare fuori non sentitevi in colpa, uscite perché solo uscendo avrete modo di vedere città diverse, di cogliere cose che nella normalità non si possono cogliere.  Scoprite cose nuove e sbattete la testa, perché solo sbattendo la testa si può imparare. Quando uscite non sentitevi intimiditi perché, magari, vi manca la vostra zona di comfort, sfruttate questa cosa, fate nuove amicizie, scoprite cose nuove e poi tornate. L’associazionismo è un qualcosa che a Vasto purtroppo non va tanto mentre fuori va forte perché c’è più difficoltà a fare amicizia. Se avete la passione della fotografia iscrivetevi ad un club di fotografia, nascono solo cose belle da fare in network, ti insegnano a riconoscere le cose cattive da cui stare lontano. Per quanto riguarda la sostenibilità, voi siete meglio di noi, siete molto più attivi, quindi non devo insegnarvi nulla. La mia generazione è il futuro nel breve termine, speriamo di lasciarvi una strada più o meno asfaltata da percorrere. Il consiglio che vi do è che, se volete pensare in grande, dovete uscire, sporcarvi le mani e non rimanere chiusi nei vostri pensieri.  

Ringraziamo Paride Rossi per la sua disponibilità e le sue parole augurandogli il meglio per i prossimi eventi TEDxVasto. 

Stefania Capuano