Il “ma” e il “se” sono parenti del niente

Intervista a Silvana Ozzano, responsabile dell’associazione Ita Kwe Flavio Quell’Oller

Di Margherita Fazioli, 1B

L’associazione Ita Kwe Flavio Quell’Oller, nata quasi dieci anni fa a Pontedecimo, si fonda sul messaggio di fratellanza e carità di Flavio Quell’Oller, un volontario laico che per molti anni ha dedicato la sua vita nelle missioni dei frati cappuccini liguri in Centrafrica.

Purtroppo, dopo una malattia, nel 2010 Flavio è mancato, così la moglie, i loro quattro figli e altri volontari vicini alla famiglia, hanno creato l’associazione in suo ricordo, che oggi conta trecento tesserati.

La loro opera si basa sul libro che Flavio ha scritto dal titolo “Prima che sia troppo tardi”, dove viene raccolta e portata avanti la sua eredità spirituale e la convinzione che chi non prova a fare qualcosa si ferma e chi si ferma è perduto.

Flavio e Silvana missionari in Africa

Che cosa vuol dire Ita Kwe?

“Ita Kwe” vuol dire fratello di tutti nella lingua del Centrafrica “ita” “significa fratello e “kwe” di tutti.

Perché secondo Flavio prima di aiutare gli altri dobbiamo innanzitutto sentirci fratelli, quindi tutti uguali.”

Leggendo le pagine del vostro sito ho letto una frase che mi ha colpito: il “ma” e il “se” sono parenti del niente…

Sì, queste parole le diceva spesso Flavio: il mondo è pieno di ingiustizie, guerre, malattie, problemi climatici.

Con i ma e con i se non andiamo da nessuna parte, quindi la domanda che ci dobbiamo porre è: di fronte a tutti questi mali cosa posso fare io concretamente? E poi agire!

Cosa fate per i popoli del Centrafrica?

Per aiutare i popoli in Centrafrica noi volontari dell’associazione raccogliamo fondi e contribuiamo alla creazione di pozzi per l’acqua potabile, ristrutturazione di scuole e ospedali, diamo sostegno a bambini orfani, figli di profughi e ragazze madri. Inoltre prepariamo i container da spedire con cibo, attrezzature e materiali fondamentali per la sopravvivenza delle popolazioni.

Operate anche a livello locale?

Sì, siamo sempre molto attivi presso la nostra sede del convento dei cappuccini a Pontedecimo.

Qui raccogliamo e distribuiamo alimenti e indumenti dismessi, inoltre collaboriamo con il cappellano della Casa Circondariale locale e, Covid permettendo, lo assistiamo nello svolgimento della messa con canti e attività ricreativa per coinvolgere  i detenuti.

Se dei ragazzi volessero avvicinarsi alla vostra associazione come volontari, come potrebbero aiutarvi? Esiste un limite di età?

Per diventare soci e per collaborare all’interno della Casa Circondariale è necessaria la maggiore età.

Ragazzi minorenni come voi potrebbero aiutarci a raccogliere alimenti durante le giornate della Colletta Alimentare che si svolgerà proprio sabato 27 novembre nei supermercati, distribuendo anche i volantini sulla nostra associazione.

Altrimenti potreste aiutarci a realizzare le bomboniere che noi creiamo per i giovani sposi, comunioni e cresime.

In quali modi un volontario può avvicinarsi a voi?

Innanzitutto è fondamentale leggere il libro di Flavio per capire la sua e la nostra idea di fratellanza e di aiuto verso gli altri. Si può partecipare semplicemente con una donazione di 10 o 30 euro all’anno e rendersi disponibili a prestare la propria opera sia in Italia o all’estero con viaggi a proprie spese per verificare i progetti in corso.

L’associazione ha sede presso il convento dei cappuccini in Via San Bonaventura 5 a Pontedecimo.

Per saperne di più:

Telefono: 010714419

Email: itakwe_flavio@gmail.com

Sito: itakweflavio.altervista.org

Logo dell’associazione Ita Kwe