Impegnarsi nel sindacato: una scelta ancora attuale.

Intervista ad Adriano Garofalo, delegato FIOM 

di Gloria Oppedisano, 1B

L’attività sindacale è una parte molto importante dell’impegno attivo nel sociale. E’, nel diritto del lavoro, un’ente che rappresenta le parti sociali in un rapporto lavorativo. Grazie ai sindacati, i lavoratori, hanno ottenuto diritti fondamentali, che cercano di mantenere, come ad esempio il Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori.

Quest’ultima è una legge che constata come tutti i lavoratori abbiano diritti pari, indipendentemente dal luogo in cui lavorano. Molto discusso e sottovalutato, il CCNL, è messo oggi a rischio, secondo chi da anni si impegna nel sindacato,  da poteri politici ed economici che preferiscono una contrattazione diretta fra datore di lavoro e lavoratori.

All’interno di un sindacato ci sono molti ruoli differenti: ho avuto l’onore di parlare con uno dei volontari della FIOM, per farmi spiegare come funziona l’organizzazione interna.

 

Buongiorno Adriano, ti posso chiedere di presentarti  brevemente?

Certo. Sono Adriano Garofalo e lavoro presso Acciaierie d’Italia di Genova e sono un delegato della FIOM di Genova

 

Il tuo lavoro di volontario in cosa consiste?

Come volontariato svolgiamo diverse attività organizzate con altre fabbriche, con altri delegati della FIOM. Principalmente abbiamo un ruolo di delegati all’interno della fabbrica, poi il volontariato si svolge anche fuori dal luogo di lavoro, quindi sul territorio, nella città. Abbiamo fatto varie iniziate: raccolte di giocattoli, di vestiti ed altre attività, abbiamo portato anche la spesa a casa nel momento del lock down. Varie attività quindi, svolte sempre dai delegati, fuori però dall’ambiente di lavoro.

                        

Qual è l’organizzazione di un sindacato? Chi c’è a capo? Che ruolo hanno le persone che presenti al suo interno?

Noi abbiamo un delegato sindacale esentato dalla fabbrica per quanto riguarda Acciaierie d’Italia, Viene eletto dai lavoratori, come tutti i delegati, con la maggioranza di voti. Lui è l’esentato di fabbrica, quello che si occupa poi, un po’ per capacità, un po‘ per ruolo, di tutte le attività sindacali che gestisce all’interno di Acciaierie d’Italia.

 

Siete tutti volontari o chi ricopre un ruolo superiore ha anche un riconoscimento economico ?

Noi delegati veniamo eletti dai lavoratori. All‘interno dei luoghi di lavoro vengono svolte delle elezioni  in cui vengono votati i lavoratori stessi. Chi ha ruoli un po‘ più “importanti”, come il segretario nazionale della FIOM, così come quelli sotto il segretario nazionale, viene stipendiato,. Ad esempio il nostro delegato sindacale è anche un funzionario della FIOM. Quindi esistono delle paghe e le persone possono essere stipendiate in funzione del ruolo che ricoprono.

Noi delegati che lavoriamo in fabbrica non siamo stipendiati dal sindacato.

C’è chi sostiene che il sindacato sia inutile, tu ovviamente non sei una di quelle persone (l’intervistato si mette a ridere), ma secondo te perché si tratta di un’attività utile alla collettività?

Principalmente per tenere uniti i lavoratori. È giusto che ci sia un’organizzazione che consenta ai lavoratori di non perdere i diritti acquisti fino ad oggi. Poi ci sono anche dei regolamenti interni ai luoghi di lavoro. Ad esempio: se un lavoratore ha bisogno di chiedere qualcosa all’azienda, non va direttamente dal direttore o chi per esso, ma i delegati sindacali organizzano incontri con la proprietà per affrontare i vari problemi emersi nei luoghi di lavoro.

 

Da che età è possibile fare parte del sindacato?

Non c’è un’età definita, noi ad esempio abbiamo effettuato delle attività di volontariato collaborando anche con gli studenti. E‘ normale che ci si avvicini al mondo sindacale magari cominciando a lavorare, però ci sono anche delle eccezioni. Ci sono studenti che svolgono attività sindacale, organizzate con il sindacato, fuori dai luoghi di lavoro.

Quali sono i problemi che si incontrano facendo questo tipo di attività?

Nei luoghi di lavoro, quando ci sono delle attività un po‘ particolari, come ad esempio nella nostra Acciaierie d’Italia, realtà molto complessa, con posti di lavoro a rischio, cassa integrazione, eccetera, a volte si fanno anche delle azioni forti, chiamiamole così, che chiaramente l’azienda non sempre gradisce. Il delegato, come tutti i lavoratori che partecipano a queste attività, ha un nome, un cognome  e una matricola. Non sempre dall’azienda è ben visto, a volte si possono avere delle ripercussioni personali. Chiaramente i delegati sono quelli maggiormente esposti a questo rischio. E‘ normale, nella quotidianità del lavoro. Quando io contesto una mancanza di sicurezza o una cosa che non va bene, all’azienda non fa sempre piacere. Questi sono i rischi in cui ci si può imbattere a livello personale.

 

C’è stato un momento in cui ti sei sentito particolarmente fiero del lavoro che avevi fatto?

Noi, nella nostra lunga storia come Acciaierie d’Italia e ILVA prima, abbiamo vissuto diversi momenti. Il più significativo, secondo me, è stato quello del 2012, quando abbiamo avuto veramente un tracollo aziendale in base alle vicende legali legate alla proprietà e quindi alla famiglia Riva. I Riva sono stati arrestati, sono state espropriate le aree di stabilimento e noi avevamo messo in campo un’azione forte. Abbiamo fatto quattro giorni di occupazione della fabbrica, dormendo nello stabilimento, facendo una manifestazione a Roma un po‘ sentita. Quello è stato uno dei momento più significativi. Quando si fanno delle attività sindacali, degli scioperi, si creano anche legami con altri delegati, con altre persone che poi diventano amici. La discussione si allarga un po’, non è più solo legata al ruolo del delegato e alle attività che si svolgono, c’è poi anche un contesto di amicizia e di socializzazione.

 

Consigli ai giovani lavoratori di provare a diventare rappresentanti sindacali o comunque a svolgere l’attività che fai tu?

Certo, lo consiglio perché serve a conoscere bene il proprio  luogo di lavoro e i problemi che si verificano in azienda. Oggi il lavoro sta cambiando. Le aziende affrontano ogni giorno problemi sempre diversi, occupazionali, di ristrutturazione dei luoghi di lavoro e quindi chiaramente un’organizzazione sindacale all’interno è sempre importante. Quindi  lo consiglierei ai giovani perché spero che, prima o poi, anche noi andremo in pensione. Lo consiglio vivamente non solo per un ricambio generazionale, ma anche perché accresce il bagaglio personale e culturale. Si conoscono bene tante situazioni e inoltre c’è un aspetto sociale, di impegno per gli altri. Non è da scartare neppure l’aspetto umano. Si formano dei legami, come dicevo prima, di amicizia e di conoscenza.

 

Hai mai pensato di smettere?

No assolutamente no, anzi io quando posso incremento sempre la mia attività sindacale: all’interno  e all’esterno della fabbrica. Chiaramente tutto deve essere rapportato al tempo che ognuno può dedicare, perché ci sono poi ovviamente gli impegni personali. Però io quando ho tempo incremento le mie attività sindacali, cerco di essere sempre presente ad ogni iniziativa. 

A livello europeo, come è visto il sindacato?

Il lavoro sta cambiando, tutte  le leggi verso cui stiamo andando non sono sicuramente a favore dei lavoratori. Noi come Acciaierie d’Italia e come FIOM di Genova abbiamo organizzato, già qualche anno fa, attività sindacali con organizzazioni straniere, che chiaramente non sono FIOM, ma sono comunque di metalmeccanici spagnoli, tedeschi, francesi. Noi siamo stati anche a Marsiglia e loro a Genova. Abbiamo riscontrato che in Europa i problemi sul lavoro sono comuni nel settore metalmeccanico: occupazione; salario; problemi di  pensione. L’organizzazione sindacale serve a questo, non solo in Italia, ma anche in Europa. La politica europea sta schiacciando la classe operaia, passami questo termine. Noi, da tempo, stiamo provando ad organizzare un sindacato anche europeo, ma il cammino è molto lungo, non è una cosa molto semplice. Ma l’idea di organizzare un sindacato europeo esiste.

 

Per contatti ed informazioni:

FIOM Genova – segreteria 0104217862