Per mano con i bambini

di Leonardo Crucioli, 1B

Intervista a Margherita Ravello, Volontaria A.V.O. presso l’Istituto Giannina Gaslini di Genova

Il Gaslini è un Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico. Inizia la sua attività nel 1938 per un atto d’amore e di solidarietà del senatore Gerolamo Gaslini che, in ricordo della figlia Giannina morta in tenera età, si assegna la missione di progettare e realizzare un grande ospedale pediatrico europeo a forte vocazione scientifica per assicurare all’infanzia la migliore assistenza possibile, sostenuta dalla ricerca più innovativa.

All’interno di questa prestigiosa struttura prestano la propria opera di volontariato circa 60 associazioni tra cui l’associazione denominata AVO (Associazione Volontari Ospedalieri; http://www.avogenova.org/

Ce ne parla Margherita Ravello, volontaria A.V.O. da molti anni :

Quando ha iniziato questa attività di volontariato?

Ho iniziato vent’anni fa, nel 2001. Ormai mi sono affezionata a questo ambiente e non riuscirei più a farne a meno: infatti quando non sono più potuta andare in ospedale a causa del Covid, ne ho sentito la mancanza. Purtroppo sembra che anche dal 15/01/2022 non potremo più andare a trovare i nostri piccoli a causa del covid.

Dove svolgete la vostra attività?

La nostra associazione svolge attività in tutti i reparti del Gaslini che sono divisi per malattie e sono collegati tra loro tramite tunnel per non far prendere freddo ai bambini.

Quali persone ricevono la vostra assistenza?

Ci rivolgiamo ai bambini malati e alle loro famiglie. Quasi sempre le situazioni sono disastrose a causa della malattia e l’approccio che bisogna usare non è facile perché non bisogna lasciarci sopraffare dalla paura.

Quali attività svolgete?

Per lo più si tratta di attività ludico-creative. Tuttavia, diamo anche supporto nella somministrazione dei pasti o nella sorveglianza dei bimbi di breve termine, quando ad esempio un genitore deve lasciare un attimo il piccolo ricoverato per portare dei documenti o fare una prenotazione.

Qual è stata la ragione che l’ha spinta ad iniziare questa attività?

Mi sono resa conto che avevo a disposizione molto tempo libero e ho deciso di utilizzarlo per aiutare gli altri. Andando avanti con il mio percorso formativo ho scoperto di ricevere molto più di quello che do. Il solo fatto che un bimbo mi prenda per mano o mi sorrida dimostrandomi la sua fiducia mi rende felice.

Si tratta di un’attività retribuita?

Assolutamente no: non percepiamo alcun compenso. Questa è d’altronde un’attività che si svolge per bontà d’animo e amore per gli altri. I soldi non contano.

Quali requisiti bisogna avere per diventare volontari dell’AVO?

 Bisogna fare un corso di formazione e un colloquio. Poi segue un periodo di affiancamento con un tutor. Successivamente bisogna seguire dei corsi di aggiornamento periodici. Facciamo anche delle riunioni di aggiornamento.

Tra i requisiti c’è la maggiore età?

In precedenza si poteva essere arruolati anche minorenni (circa dai 16 anni), ma bisognava essere accompagnati sul luogo di lavoro da persone con maggiore esperienza.

Dopo il Covid non sono stati più arruolati, che io sappia, soggetti minorenni.

C’è stata un’esperienza particolare che vuole raccontarmi?

Un giorno durante le ore di servizio un bimbo malato che stavo accudendo non mi lasciò andare a consegnare i documenti per tenermi la mano e per seguirmi ovunque.

Consiglia ad altri questa esperienza?

Assolutamente sì. Durante il servizio conosci tantissime persone. Alla fine della giornata ti senti utile e appagato. Tuttavia, è un’esperienza che consiglio soltanto a chi non ha paura della malattia o del lutto.

 Ci sono anche aspetti negativi in quest’esperienza?

Purtroppo sì. Quando un bimbo non ce la fa, rimane sempre il ricordo di lui nel tuo cuore, perché un legame con il bambino si crea sempre. Vi è però da dire che quando a distanza di tempo rivedi guarito un bimbo che era gravemente malato provi davvero una gioia immensa.

 

Tutti i numeri del Gaslini 

Il Gaslini è oggi un policlinico (20 padiglioni su 73 mila metri quadri di estensione) con una vocazione ospedaliera e scientifica di livello internazionale. Nell’offerta sanitaria integrata dell’ospedale genovese sono presenti, ai massimi livelli delle competenze e delle pratiche cliniche e scientifiche, tutte le specialità pediatriche e chirurgiche. Di altissimo livello sono anche i laboratori scientifici e le cattedre universitarie convenzionate – molte delle quali con specifiche scuole di specializzazione e corsi di perfezionamento.

Il Gaslini è in grado di effettuare 26.000 ricoveri all’anno e di rendere 550.000 prestazioni ambulatoriali all’anno.

Tutto questo integrato, in un moderno Children’s Hospital, in un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico e in un ospedale di ricerca e insegnamento.

https://www.gaslini.org/istituto-gaslini/chi-siamo/listituzione/