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Portici, misure anti- Covid: professoressa estromessa dall’insegnamento

La donna, un’insegnante di latino e greco del liceo “Quinto Orazio Flacco” di Portici (Napoli), è ufficialmente fuori servizio già da Lunedì 20 dicembre 2021.

La docente del 2Flacco” è stata espulsa in seguito all’emanazione del decreto numero 172, che non ammette più l’entrata a scuola di docenti non vaccinati,  nonostante i tamponi settimanali a cui, lei e molti altri docenti sul suolo italiano, si sottoponevano. Con l’emanazione del nuovo decreto  non sono mancati nemmeno i casi come questo; insegnanti che, in seguito ad una personale valutazione di benefici e costi, scelgono di non vaccinarsi.

Ma cosa spinge queste persone a non vaccinarsi, rinunciando al proprio lavoro e lasciando che la loro vita venga azzerata?

Sono in molti, come la professoressa in questione, a sostenere di non essere No-Vax, che  non sia il vaccino a rappresentare per loro un problema, che non ne mettono  in discussione l’efficacia e che nutrono massimo rispetto e stima per  chi si è impegnato nel produrlo e chi si è sottoposto all’inoculazione; ma che sono restii a vaccinarsi poiché la campagna vaccinale è stata proposta dal governo come un out out che costringe i cittadini a barattare la propria libertà con il vaccino, trasformando quest’ultimo in una sorta di moneta d’acquisto di diritti che dovrebbero essere costituzionalmente tutelati in un modo paternalistico e infantilizzante.

Chi rifiuta di vaccinarsi considera il nuovo decreto come una punizione non per aver commesso un reato, ma per esercitare un diritto: l’compiuto una scelta garantita dall’articolo 32 della Costituzione, con una conseguente distorsione del nostro tessuto legislativo, giuridico e democratico. 

La stessa professoressa ha affermato: “Io difendo la libertà di scelta, ovviamente i condizioni di sicurezza, perché conosco i miei doveri di solidarietà sociale, tuttavia contesto questa modalità ricattatoria che il nostro governo ha usato per imporre questo vaccino, negando diritti che non dovrebbero essere acquisiti osservando un determinato comportamento ma dovrebbero, invece, essere garantiti e basta”.

Silvia Maria Musto, I C