Macchia Nera, il nemico pubblico numero uno di Topolinia

Macchia Nera è, senza ombra di dubbio, il nemico più crudele e astuto di Topolino e, al contempo,  il più interessante e favorito dal pubblico. Se volete scoprire di più su questo splendido personaggio dalle mille sfaccettature, mettetevi comodi, cari lettori, perchè  oggi vi parlerò dell’unico e inimitabile principe dell’inganno, Macchia Nera.

Il personaggio di Macchia Nera appare per la prima volta in America nel 1939, nella  storia “Topolino e il mistero di Macchia Nera” sulle strisce quotidiane disegnate da  Floyd Gottfredson e scritte da Merril De Maris. Il personaggio ricompare successivamente nel  1955 in una storia italiana e poi di nuovo nel 1960 .Da questo momento in poi, diviene un nemico ricorrente di Topolino nelle storie italiane. Macchia Nera è un  supercriminale, motivato principalmente dal desiderio di potere e gloria e, a  differenza del collega Gambadilegno, è straordinariamente intelligente, furbo, sfuggente, carismatico, oltre ad essere infido, crudele, arrogante e troppo sicuro di sé. Firma sempre i suoi messaggi con una  macchia d’inchiostro ed essendo un “genio del male”, è in grado di costruire ogni sorta  di armi e dispositivi tecnologici per realizzare i suoi progetti. E’ inoltre il maestro  dell’inganno e della manipolazione che ama usare per raggiungere i suoi  scopi. Nonostante ciò, dimostra in svariate storie di avere una sorta di etica morale.  Infatti, nella seconda parte della saga di Darkenblot (pubblicata per la prima  volta nel 2012 ,realizzata da Lorenzo Pastrovicchio e Casty) aiuta Topolino a salvare  il mondo. perchè, come egli stesso dice ,il suo interesse è dominarlo e, per farlo, ha  bisogno che sia in buona salute. Oppure nella storia “Il dominatore delle nuvole” salva  Topolino, portandolo via dalla grotta che sta crollando, prima che rimanga sepolto  sotto le macerie. Tutto ciò per sdebitarsi: poco prima il suo nemico, gli aveva  salvato la vita. Una peculiarità su di lui? Già dalla prima storia viene sottolineato che non riesce ad uccidere con le sue stesse mani Topolino, perchè ha “il cuore  troppo tenero”. Nelle storie successive, viene ribadito più volte che non sopporta vedere spargimenti di sangue e, questo, fa pensare ad una possibile emofobia del  personaggio, anche se mai, ufficialmente, confermata. Viene raffigurato con una lunga tunica nera con due buchi all’altezza degli occhi, ma il suo vero volto, capelli neri e  baffi sottili e lunghi, è comunque noto e viene mostrato in alcune storie. Alcuni sostengono che il viso sia ispirato a quello dello stesso Walt Disney, mentre altri lo collegano all’attore degli anni Trenta, Adolphe Menjou. 

Anita Colombrino,I C