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L’importanza e la bellezza di studiare la lingua e la cultura cinese

 

Di  Diletta Guarnaccia

Mi chiamo Diletta Guarnaccia e frequento l’ultimo anno del liceo linguistico presso l’Istituto Cristo Re di Roma. Vorrei raccontarvi la mia storia, come testimonianza di come ci si possa appassionare ad una lingua così bella e al tempo stesso così complessa come il cinese.

Il dialetto che viene insegnato nelle scuole è il Putonghua, che utilizza caratteri semplificati. I caratteri semplificati sono stati introdotti negli anni ‘40 del Novecento per promuovere
l’alfabetizzazione e semplificare i caratteri più comuni. La lingua cinese ha delle strutture grammaticali molto schematiche, i verbi non si coniugano, i caratteri possono essere combinati tra di loro per creare nuove parole, ma soprattutto vi dovete immaginare ogni frase da comporre come un’espressione matematica: prima un carattere e poi un altro, seguendo delle regole ben precise.

Dal primo momento che ho iniziato a studiare la lingua cinese ho capito che bisognava mostrare precisione, pazienza e memoria per riuscire a imitare tutti i movimenti che l’insegnante imprimeva
sulla lavagna. Dal primo giorno di lezione ho capito che scrivere i caratteri cinesi era un’arte. Ero intimorita da questa lingua: moltissimi caratteri da ricordare, troppe regole grammaticali. Tutto è cambiato, però, quando a marzo del 2019 sono andata a Pechino con la mia classe. Lì ho potuto assaporare tutto quello che fino a qualche mese prima potevo solo vedere sui libri di testo.

I cinesi sanno essere molto accoglienti con gli stranieri, e ci tengono molto all’educazione, cosa che
noi italiani molto spesso sottovalutiamo. Ti si avvicinano timidamente, con aria gentile, e ti fanno domande. In quei 10 giorni mi sono sentita a casa, era come se vivessi lì da anni. I cinesi non ti parlano inglese, loro vogliono che tu utilizzi la loro lingua per comunicare, perché anche se aperti ad altre culture vogliono comunque mantenere le loro tradizioni. Tornata dal viaggio ho intensificato lo studio della lingua e solo dopo quattro mesi sostenni il mio primo esame per la certificazione HSK1, fino ad arrivare al livello HSK4.

Grazie al livello di conoscenza della lingua cinese che ho raggiunto fino ad ora, ho deciso di fare domanda per l’ammissione alla facoltà di Giurisprudenza a due delle più prestigiose università in Cina per specializzarmi in diritto internazionale cinese, ma soprattutto con l’intenzione di
continuare lo studio della lingua.