• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Cosa vuol dire essere teenager, ce lo racconta Billie Eilish

Cosa vuol dire essere teenager, ce lo racconta Billie Eilish

Tutti quanti siamo entrati nella fase dell’adolescenza, ma non tutti la viviamo allo stesso modo. Billie Eilish, sicuramente ha attraversato l’adolescenza in modo davvero singolare. La cantautrice californiana appena 20enne, ha fatto scalpore negli ultimi anni creandosi una strada tutta sua, da uno stile “dark” a quello degli ultimi mesi, ovvero una tendenza ad un vestirsi meno esaltante, che si rispecchia nelle sue canzoni del momento, che tendono ad essere più calme e colme di emozioni trattando di amore, tristezza, risentimento.

La giovanissima cantante, in un’intervista dello scorso 12 dicembre, al “Howard Stern Show”, racconta delle sue ultime problematiche con il Covid, positiva per quasi due mesi, ma specialmente della sua esperienza con la pornografia: “Credo che il porno- dice- sia una sciagura. A dire la verità ne guardavo parecchio”. Billie Eilish dichiara di aver cominciato a provare “attrazione” verso i video pornografici alla sola età di 11 anni.: “Queste cose mi hanno devastato il cervello, – afferma- pensavo che si imparasse così a fare sesso e invece mi ha portato a non rifiutare di fare delle cose che invece non andavano bene”. Crescendo,  l’artista si è distaccata dai contenuti porno. 

Di certo, Billie non è l’unica ragazza ad essere stata attratta dal mondo della “pornografia”, il 49%, di ragazzi e ragazze, hanno almeno guardato un video con contenuti sessuali espliciti per motivi che possono essere tra quelli che si ritengono “banali”, come la sola voglia dell’eccitazione o di provare un qualcosa di nuovo da condividere con altri, alle motivazioni più “contorte”, che possono nascere da varie situazioni, come quella dell’essere semplicemente accettati da una società che richiede certi canoni per essere accattati o anche per il solo gusto di essere alla moda e seguire la massa. 

Va sottolineata la schiettezza con cui la cantante ha parlato dei suoi problemi e del modo con cui si è pentita davanti a miliardi di spettatori. Cosa che molto raramente succede, infatti i ragazzi hanno paura di parlarne anche ai propri genitori o a chi gli esprima fiducia e serenità, per paura di non essere accettati e visti allo stesso modo.

Sara Scognamiglio, I C