Una modesta famiglia contadina raccolta attorno ad un tavolo, durante una cena a base di patate. Si tratta de “I mangiatori di patate, opera di Vincent Van Gogh, realizzata in Olanda, nel 1885 ed oggi conservata al museo di van Gogh ad Amsterdam.
Possono essere notati alcuni aspetti comuni tra le fisionomie dei contadini, le mani nodose, i corpi esili e i volti stanchi che descrivono il peso della loro fatica. E’ presente soltanto una debole lanterna appesa al soffitto .
Domina la presenza di colori scuri, tranne i volti e le mani dei contadini, tendenti al colore ocra, illuminati dalla luce. Infine, è rappresentata una bambina in controluce, ma si può notare soltanto la sua sagoma. Van Gogh decise di dipingere questo quadro per mostrare a suo fratello Theo, che conduceva una vita agiata, il duro lavoro della terra. L’intento dell’artista era quello di mettere in evidenza ciò, una realtà che molte volte viene totalmente ignorata e solidarizzare con questa tematica. L’unica faccia che non può essere vista è quella della bambina posta al centro, l’autore decide di rappresentarla in questo modo, voltata di spalle, per “sottrarla” dalla vita opprimente che i suoi familiari hanno vissuto, per conservare in lei una piccola speranza di riscatto.
Francesco Cristian Mazzarella
