Un biglietto verso il futuro

L’immigrazione, al giorno d’oggi, è un fenomeno che si verifica a causa di problemi socio-politici spesso conseguenti a condizioni di guerra; ciò fa sì che le persone si spostino da un paese all’altro in cerca di condizioni di vita migliori. 

Il più delle volte il flusso di immigrati non è regolato da vie legali e ciò comporta  molteplici dibattiti tra chi è disposto ad accogliere in maniera incondizionata e chi vorrebbe imporre dei limiti.

Uno dei paesi più interessati da questo fenomeno è l’Italia, dove l’immigrazione ha raggiunto un’importanza significativa già nel 1970, ma negli ultimi tre anni il numero di immigrati ha raggiunto quota 5 milioni, arrivando a rappresentare il 10% della popolazione.

Sebbene negli ultimi anni le statistiche abbiano mostrato gli ottimi risultati dell’adattamento degli stranieri all’interno della società italiana, l’arrivo di una pandemia mondiale ha decisamente scosso le carte in tavola, riducendo il tasso di occupazione  e, più generalmente, il tanto sperato “benessere economico”.

C’è una cosa che, però, preme ricordare, ovvero che gli italiani stessi sono stati emigranti. Tra il 1880 e il 1915 sono stati 4 milioni gli italiani a mettere risparmi e sogni in valigia e partire verso l’America. Pure oggi esiste una emigrazione dal nostro Paese verso l’estero. Le statistiche evidenziano che il numero di cittadini italiani residenti all’estero si aggira intorno ai 4.5 milioni di persone. 

Oggi, infatti, si parla tanto di “fuga di cervelli”, ovvero dell’espatrio  delle giovani menti in cerca di nuovi stimoli e certezze per il futuro. Questo fenomeno riguarda anche le regioni più sviluppate d’Italia, a dimostrazione del fatto che, purtroppo, in Italia sia difficile per i giovani  realizzare i propri sogni.

La fuga dei cervelli riguarda principalmente ragazzi tra i 18 e i 30 anni di età, che rappresentano un terzo degli italiani residenti all’estero. Le mete più gettonate verso il futuro sono l’Inghilterra, la Spagna, il Brasile e moltissimi paesi in via di sviluppo. Sembra scontato dirlo ma non esiste una vera e propria soluzione al problema  se non quella di dare più fiducia ai giovani e alle loro grandi prospettive di vita, a coloro che, pur di non rinunciarvi, hanno abbandonato le loro origini e famiglie per tenersi ben stretti i propri sogni.

Spataro Enrico 5csp